Hagetisse – The Fountain of Fallen Stars

Furia primigenia, apostrofata con quell’istinto che contraddistingue i numerosi progetti di Maurice de Jong. Una fucina inesauribile la sua, pronta a far spuntare progetti come funghi, progetti uniti logicamente da un filo comune, progetti pronti ad ergersi con fierezza all’interno di un sempre più affollato e “dinamico” mercato discografico.

Di alcuni ne abbiamo già parlato, oggi puntiamo l’attenzione su quello denominato Hagetisse, una pozione black metal fortemente istintiva e pronta a fagocitare l’ascoltatore in passaggio sulle medesime coordinate. Un rastrellamento vorace quello prodotto dall’accattivante The Fountain of Fallen Stars, settima prova per questo monicker inaugurato solamente nel 2017 (fate pure voi i calcoli a riguardo).

Maurice imprime una parte famelica e terrena a questo album, si tratta di un lavoro composto, che avanza per linee dritte e sicure. Non si registrano particolari sorprese all’interno di questi 35 minuti, si prende di petto la situazione e la si adatta con piglio a quello che si vuole ottenere e stop. Il dinamismo è solo suggerito, e il tutto si muove come un “blocco unico” ed insondabile.

L’apparato farà i suoi movimenti con gli strumenti pronti a risaltare con fiero ed immutato sadismo. The Fountain of Fallen Stars non è quel disco capace di impressionare le grandi plateee, però riesce ad anestetizzarti con orgoglio, è capace di farti tornare verso di lui con addosso un accento affascinante, in pratica colpisce qualcosa di nascosto, ne stimola le sensazioni, lasciandoti con un bel ricordo su ciò che è accaduto.

Se l’impatto con un minimo di ragionamento non vi rovina troppo la vita quest’ennesimo disco del monicker Hagetisse riuscirà a farvi staccare la spina quel tanto che basta, con semplicità ed abbondante tatto, adoperando una metodologia scarna e triturante, dai tratti vorticosi ed altamente efficace ai fini del percorso (certi passaggi spiccano per brillantezza ma finiranno col fondersi al meglio con l’insieme).

Esplorazione cognitiva che calza perfettamente per i tempi odierni. Lo sguardo rispettoso al passato senza dover risultare o apparire a tutti i costi “vecchi”. The Fountain of Fallen Stars è da lasciar scorrere sulla propria pelle.

70%

Summary

Kapmes Records (2024)

Tracklist:

01. Dwars Door De Tijd Ruik Je De Verbranding
02. Drink From The Fountain Of Fallen Stars
03. Als Alles Een Laatste Keer Is
04. De Sterren Sterven Langzaam Uit
05. De Ogen Van De Nacht
06. De Troon Blijft Leeg
07. Verdrinken In Angst
08. The First Dark