Viranesir – Fountain Of Uncertainty

Copertina “che farà discutere” per l’esordio del nuovo progetto di Emil Togrul. Viranesir rappresenta la fusione e lo sfogo di due passioni: cinema e musica. Fountain of Uncertainty è infatti la colonna sonora del film autoprodotto da Emil stesso, intitolato Drink From the Fountain of Uncertainty.

Come da tradizione (almeno per chi conosce l’universo Yayla, abbiamo già trattato due loro dischi: Sathimasal e Nihaihayat), l’uscita è curata dalla Merdumgiriz, nella consueta duplice versione artigianale: classico cd o semplice confezione in cartoncino. Sta a voi scegliere, ma ogni volta sembra quasi di acquistare un prodotto tipico regionale. È una sensazione curiosa, soprattutto nel mondo musicale, ma coerente con lo spirito e la volontà di questa piccola etichetta turca, che continua con ostinazione a dare visibilità a dischi in cui crede profondamente.

Ma questo disco è davvero strano (e rappresenta una vera novità da queste parti). La sua brevità è anche il suo punto di forza. Evita quell’effetto di pesantezza che avrebbe potuto emergere con una durata maggiore. Il suo essere conciso lo rende simile a un lampo, qualcosa che si lascia comprendere solo a piccoli morsi, ascolto dopo ascolto. Il gusto si confonde, nulla diventa prevedibile.

In un primo momento mi era sembrato molto distante dai lavori Yayla, ma con il tempo le similitudini sono emerse, seppur in modo velato. D’altronde è sempre la stessa mente a dare forma a un songwriting avulso e criptico, in cui si tende a dilatare ogni cosa fino al limite concesso dalla breve durata. L’effetto è quello di un costante smarrimento. Gesti sonori che disorientano, come se il loro compito fosse disconnettere l’ascoltatore dalla realtà.

Una sorta di stato d’allerta in perenne caos vibra nell’aria, accompagnato da una componente onirica sorprendente. Una pece nera, indefinita e angosciante, avvolge chi ascolta, trascinandolo in un incubo lucido. Questo è un lavoro spirituale, cupo, profondamente depressivo. L’esplosione sonora, pur partendo da mezzi “alla buona”, si prende uno spazio ampio e disturbante.

Non c’è bisogno di cercare l’effetto canzone, anzi, proprio per il suo status di colonna sonora il disco si ascolta come un unico, secco percorso. Dimenticate di avere davanti una “semplice” forma musicale e lasciatevi trasportare. Vedrete che alcuni frutti non tarderanno a maturare, anzi: cadranno al momento giusto, silenziosi e rivelatori.

Dare un voto a Fountain of Uncertainty è impossibile. In primo luogo perché sarà un disco per pochi, dunque promuoverlo o bocciarlo ha davvero poco senso. Ma soprattutto perché finirà nelle mani giuste: quelle di chi sa cosa cercare, dove e come. Solo in quel caso sarà possibile cogliere appieno il valore dell’opera, comprenderla per quello che è. Qualcosa di apparentemente semplice, ma denso di significato.

Chissà quanti, al secondo, terzo o quarto ascolto, si ritroveranno a ricordare uno specifico passaggio, così strano, avulso, melodicamente fuori dagli schemi, ma così vibrante da lasciare una traccia indelebile. Se avete voglia di underground vero, l’uscita di Viranesir è già un piccolo e oscuro cimelio da non lasciarsi sfuggire.

Summary

Merdumgiriz (2013)

Tracklist:

01.Ovulation
02.Stark Of Dark
03.Ejaculation
04.Sight Of Light
05.Fertilization

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