On Thorns I Lay – Aegean Sorrow

Ottavo capitolo discografico per gli On Thorns I Lay e io non posso di certo nascondere una certa passione per la band greca, passione nata da un vero e proprio colpo di fulmine ai tempi del secondo Orama e proseguita ininterrottamente -e con il vento in poppa- sino almeno al 2002, anno in cui uscì Angeldust. A seguire abbiamo trovato il duetto “sottotono” formato da Egocentric (2003) ed Eternal Silence, quest’ultimo ha pure rappresentato il ritorno sulle scene dopo una lunga pausa di circa dodici anni. Ma adesso ne sono serviti altri tre per riordinare le idee e comporre quell’opprimente foglia di Aegean Sorrow, lavoro che fa nuovamente spiccare il volo agli On Thorns I Lay e che ce li riconsegna ispirati e perfetti domatori del loro trademark così speciale e subito distinguibile (soprattutto per chi ha speso tempo con loro o con la scena melodica greca in generale).

Ormai spogliati della componente femminile gli On Thorns I Lay decidono di compiere ampie falcate nei confronti del loro rispettoso passato. Tuttavia permangono a mescolarsi alcune direttive provenienti dai dischi limitrofi, ma l’impatto generale che si finirà a respirare è senza dubbio da ricercarsi negli anni di maggior “successo”. Peccato solo per le scelte operate in fase di chiusura, scelte che ci mettono di fronte a due tracce strumentali che deposte così di seguito arrivano a dire un pochino poco (quasi a spegnere l’entusiasmo), ma bisogna prenderne atto perché ci saranno sicuramente delle scelte che avranno portato a tale decisione. Peccato perché a mio vedere si scalfisce quel quadro d’insieme avuto sino a poco prima, diciamo che hanno scelto di accompagnarci alla fine in modo abbastanza “evasivo”.

Aegean Sorrow è un oscuro concept album che lascia decantare le risposte emotive dell’essere umano nei confronti di situazioni disastrose o delle innumerevoli miserie presenti oggigiorno sulla “nostra” terra. Una visuale negativa che si respirerà a fondo all’interno di un disco che saprà anche rispondere con le dovute armonie, perché non tutto nasce e muore interamente “nero”.

Saranno tre quarti d’ora abbondanti e magnetici, capaci di evocare brillantemente alcuni spunti relativi al loro delicato passato. Ci troveremo a pensare ad un dato periodo quando faranno comparsa gli archi (The Final Truth), così come non potremo sottrarci dal pensiero onirico dato dal tipico retaggio alla Septic Flesh, retaggio che i nostri hanno saputo da sempre modificare (o affiancare) a proprio gusto e vantaggio. Emerge tutto ciò dalle note di una magnifica ed oscura title track, o ancora su quelle più chiuse ma brevi di Erevos (pezzo che grida a squarciagola e sbandiera a tutta forza il nome della band), due canzoni non a caso scelte come succose anteprime promozionali del disco. Dopo un’inizio del genere in molti avrebbero iniziato a cedere il passo, ma non è così per gli On Thorns I Lay che a questo giro rincarano la dose per mezzo di brani assolutamente convincenti come In Emerald Eyes, le due parti in risposta di Olethros e la lacrimevole The Final Truth (brano che suggella l’influenza primaria dal nome Paradise Lost).

Il melodic death/gothic-doom che impatta e fiorisce dalle ceneri dimenticandosi a lato alcune facili melodie. Aegean Sorrow è quel disco che può nascere e “risorgere” solo attraverso l’uso di sapienti mani, e finisci per adorarlo nel suo piccolo e sicuro nascondiglio, nonostante ti sia ben chiaro il fatto che i capolavori della formazione greca siano infine ben altri. Tante volte basta aspettare il giusto treno per poter tornare su livelli idonei/propizi, gli On Thorns I Lay sono riusciti proprio in questo, rilasciando un disco che li riporta con fragore (ma anche in punta di piedi, è come se svolazzasse una qualche consapevolezza nell’aria) in contatto con la loro sacra e passionale essenza.

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Summary

Alone Records (2018)

Tracklist:

01. Intro
02. Aegean Sorrow
03. Erevos
04. In Emerald Eyes
05. Olethros Part I
06. Olethros Part II
07. The Final Truth
08. A Sign of Sadness
09. Skotos