Le Pietre Dei Giganti – Abissi

Con Abissi, Le Pietre Dei Giganti danno il via al loro percorso discografico su lunga distanza, lo fanno con nobili intenti di ricerca interiore e di profondità, lasciando campo libero ad altri per gli approcci banali.

Rifiorire dopo essersi guardati dentro, una ritrovata consapevolezza che sboccia lungo un disco di nove pezzi che mi fa battezzare (soprattutto per la prima parte dell’album) Le Pietre Dei Giganti come una sorta di risposta -a mo’ di eco- tutta italiana agli Stone Temple Pilots.

Abissi è un disco che esprime valore, non nasconde le mani e fa subito vedere di che pasta è fatto (l’iniziale Vuoto funge bene come attacco alla gola nei suoi due minuti e mezzo). L’alternative hard-rock/stoner della band è tanto aggraziato quanto duro nei concetti, aspro durante lo snocciolamento di una tracklist intensa, che vuole prendersi il possibile dal suo ascoltatore, iniziando così una sorta di singolare “commercio” delle sensazioni.

Ruvidità e malinconia emergono da La Lente Dell’Odio e tormentosa dolcezza da Greta (quello stacco è grandioso), due brani che promettono silenziosamente di accaparrarsi le preferenze di molti.

Non posso esimermi dal menzionare prima DMA, title track e poi Canzone del Sole, tre canzoni che cercheranno in primis un determinato impatto (usando però strade differenti) prima di lasciare l’album ad una parte finale più rilassata, se vogliamo “ buona e composta”.

Balza all’occhio la volontà di differenziare per quanto possibile il songwriting, tanto che non si troveranno pezzi così simili tra di loro, giovando di fatto alla fruizione di un Abissi pronto talvolta a stupire (l’intima Mattine Grigie insegna). Disco che trova epilogo sulle note di una Trieste (La casa vuota) avvolta nel crescendo più puro (e quella strofa iniziale che mi ricorda tanto l’operato di Gianni Pedretti dei Colloquio), e sentimentale, quasi alla ricerca di un suo equilibrio…..per non impazzire. Non c’è che dire, una chiusura con il botto.

Il sound partorito dai Monolith Recording Studio culla con “buone maniere” e garbatezza, conferisce una senso di purezza dove Le Pietre Dei Giganti faranno sguazzare beatamente la propria musica. Note pronte a vibrare e a far vibrare per lasciare un segno deciso, ricco di colori e sfumature che andranno via via a prendere forma.

In poche parole: “più che consigliato“.

73%

Summary

Overdub Recordings (2019)

Tracklist:

1. Vuoto

2. La lente dell’odio

3. Greta

4. DMA

5. Abissi

6. Canzone del sole

7. Mattine grigie

8. Stasi

9. Trieste (La casa vuota)