Doomster Reich – Drug Magick

Parecchia roba è racchiusa nel secondo album dei polacchi Doomster Reich. Drug Magick è il classico titolo che è tutto un programma, l’uscita è avvenuta nell’Ottobre 2017 grazie al sodalizio di etichette quali Old Temple, Aesthetic Death e The End of Time Records. Insomma, l’album doveva venir fuori ad ogni costo e ora che l’abbiamo sotto le orecchie possiamo comprendere il perché di tanti sforzi.

I Doomster Reich avevano preparato la tavola al meglio per l’occasione, in maniera abbondante e senza bisogno di filtri atti a camuffare chissà cosa. Se masticare il doom metal psichedelico è per voi pane quotidiano su Drug Magick troverete tutto quello che possiate desiderare dal profondo. L’unico combattimento si avrà con la lunghezza globale o con la ripetuta dilatazione delle singole tracce, ma mi sembra chiaro che la cosa sia altamente voluta (sapere con che piede partire sarà di aiuto), giusto per generare una sorta di “shock” all’onesto fruitore di turno. Ci troveremo immersi dentro un “viaggione” di 56 minuti frazionato su sei composizioni rituali, fumanti e stordenti quanto necessario. Bellissimo il booklet interno del disco che si arrampica e attorciglia su se stesso con disegni folli, istrionici e maniacali (il giusto accompagnamento per le formulazioni sonore applicate).

Fumi ed esalazioni vibranti prenderanno il comando stringendo il nostro corpo dentro una morsa folle e sagace. Lì dentro saremo impossibilitati di replicare con vigore e con la testa concretamente dispersa non ci resterà altro che dislocarci altrove, almeno finché le note decideranno al posto della nostra volontà. I Doomster Reich magnetizzano l’ambiente con i loro rituali slabbrati e “scorretti”, e intanto i vetri a noi circostanti vibreranno sulle basse note o sulle arrampicate ritmiche accompagnate sempre da un basso pronto a dare la giusta profondità a questo particolare ed eclettico mondo.

Indemoniati ma con gusto e passione infinita per il genere. La copertina di Drug Magick ci lancerà giusto le prime noccioline per farci avvicinare all’obiettivo, poi saranno gioie e dolori a seconda di come sapremo prendere queste note piene di vigore, trasporto e ritmo. La tela ci verrà lanciata da subito e senza indugio attraverso le note spartane di Gimme Skelter, la canzone mostra i giusti attributi per mezzo di un trip abbastanza totale e immersivo, primo tassello sparatoci in faccia con convinzione e rude forza. Ma i Doomster Reich non intendono scherzare e attraverso una tracklist densa ma assolutamente pregna di “movimento” ci faranno ripetutamente saltare sulle loro pazze e alla lunga corrosive altalene.

Drug Magick è un disco da masticare per bene prima di poterlo far “evaporare” a dovere. Staccate il cervello ed entrate nel loro mondo (sarete guidati da aspre e oniriche soluzioni vocali), di seguito bevete a sazietà e senza paura dalle loro coppe, con molta probabilità non arriverete mai a pentirvene. Meritano menzione Rites of Drug Magick, Round the Bend Satan e l’ultima, più lunga e corposa Black Earth, Red Sun, ma l’ascolto globale e privo di tagli sarà assolutamente necessario per entrare a piedi uniti ed infiniti nell’opera.

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Summary

Old Temple, Aesthetic Death, The End of Time Records (2017)

Tracklist:

01. Gimme Skelter
02. Rites of Drug Magick
03. Round the Bend Satan
04. Meet the Dead
05. Chemical Funeral
06. Black Earth, Red Sun