Ma che bella scoperta i friulani Celtic Hills, il loro disco d’esordio Blood Over Intents mi ha davvero convinto per spontaneità, semplicità e schiettezza. Il pacchetto sonoro imbastito nella scarsa mezz’ora (priva di momenti di stanca, con una scaletta bella tosta) è riuscito a riportarmi con la testa verso un’epoca passata, aiutato in ciò da fattori chiamiamoli “esterni”, come l’approccio di copertina e l’etichetta coinvolta (la Elevate Records).
Blood Over Intents sa solo come attaccare, è quel classico disco heavy/power (talvolta sporcato da tagli thrash) che trova sollazzo solo sul campo di battaglia tra continui sforzi e ricoperto di sangue e sudore. Al suo interno troveremo una sorta di “snella epicità” che mai si sofferma nel compiacersi, i brani sono difatti ficcanti e debitori dei grandi nomi del metal classico senza omettere alcuni rimandi nazionali (ho pensato spesso a Doomsword e Domine sebbene i Celtic Hills viaggino su medie più rapide). Con loro è come se l’impronta epica di Manilla Road e Omen incontrasse quella più ruvida e tedesca di Grave Digger/Paragon, il tutto condito da una produzione rozza e spartana, capace di trainare il carrozzone sui binari prestabiliti (chi ascolta e conosce il genere la adorerà, o almeno è quello che in cuor mio spero!)
Oltre che nella riuscita dei singoli pezzi il disco trova nella voce ruvida, ruggente ma talvolta aggraziata del leader Jonathan Vanderbilt la giusta arma d’offesa (e perché no anche tratto di distinzione), sia per i momenti battaglieri che per quelli più melodici (che ben si incastreranno all’interno del nucleo senza mai fermare quel fiume in piena accuratamente generato e leader dell’insieme).
I brani presentati sono sette, l’inaugurazione avviene con la battagliera Forum Julli ma nel complesso avremo altre pietruzze da custodire gelosamente. Mi vengono subito in mente la tellurica Blood Flows Down o le trame malinconiche di A Happy Abdicante King (refrain importantissimo!) per non parlare della stra-melodica When the Snow Cover the Ground (quella che si stampa in testa sin da subito) o della “pressione festante” di Beer for All, forte di un attacco sconquassante.
I Celtic Hills con Blood Over Intents lanciano il loro grido di battaglia e ora sta solamente a noi receperilo, riceverlo con entuasiasmo e rinnovata energia. Un album che svolge il suo sporco dovere sino alla fine.
Summary
Elevate Records (2020)
Tracklist:
01. Forum Julii
02. Blood Flows Down
03. A Happy Abdicant King
04. Time
05. When The Snow Cover The Ground
06. Ber For All
07. Avari Horn