Then Comes Silence – Hunger

Hunger è il sesto album in carriera per gli svedesi Then Comes Silence. La formazione brilla di una luce movimentata ed oscura, appare oggi senza dubbio molto motivata (come il titolo del nuovo disco può fare intendere), e propone undici, fluenti nuovi pezzi da esibire alla propria platea.

I Then Comes Silence li devono seguire tutti gli amanti del gothic/dark-rock. All’interno della loro musica permangono le sacre influenze di The Cure, The Sisters of Mercy e Billy Idol, ma sono certamente un gruppo di riferimento per chi non si fa bastare le composizioni maledette di The 69 Eyes o The House of Usher.

Goth rock e darkwave vanno ad intrecciarsi all’interno di Hunger, un disco sanguinante e sanguinolento, sicuramente ricco di fascino; il frutto maturo di chi è dentro una precisa dimensione da tempo e sa come andare a maneggiarla con la dovuta cura e materne attenzioni.

Il tiro non manca mai, però non è tutto, poiché c’è quel lato “sensibile” e persuasivo che non farà mai mancare una specifica forza motrice oltre quella tipica, costante spinta. Il disco intrattiene senza porre ostacoli, è un autentico piacere ascoltarlo e bisogna dire che i vari pezzi si alternano con opportuna freschezza, facendo scorrere il tempo velocemente, con fottuta malinconia.

I Then Comes Silence sono arrivati a quel punto in carriera dove non si ha più timore di nulla. Si conoscono e sanno dove spingere e cosa volere dal proprio songwriting. Hunger è una testimonianza davvero ghiotta, capace di intrattenere con garbo, spirito e qualità costante sopra la media.

La tracklist si muove con equilibrio e sicurezza: così, dalla sinuosa opener Tickets To Funerals passiamo prima per la liquida hit Rise To The Bait (mia preferita assoluta unitamente a Close Shot) e poi per la sensuale e notturna Cold From Inside. Non sono tuttavia da ignorare il tiro profondo e ballabile di Worm, il tormento insito in Weird gets Strange e Blood Runs Cold e le movenze provocanti di Pretty Creatures.

Fate svanire, sfumare la già mitica Close Shot ed attirate ogni tipo di viandante, dannata emozione vi possa scorrere o fluttuare attorno. Fatele scendere quelle dannate e semplici gocce chiamate lacrime!

Insomma, se non si fosse ancora capito, nascondetevi senza alcun indugio all’ombra di Hunger.

73%

Summary

Nexilis, Metropolis Records (2022)

Tracklist:

01. Tickets To Funerals
02. Rise To The Bait
03. Cold From Inside
04. Worm
05. Chain
06. Weird gets Strange
07. Days And Years
08. Blood Runs Cold
09. Pretty Creatures
10. Close Shot
11. Unknowingly Blessed