Frostbitten si presenta con una copertina eterna, intrisa di un fascino oscuro, glaciale e distante. Il quinto album dei Grima arriva come trasportato da una carrozza spettrale, che si fa strada su un terreno impervio e gelido. Giunge per ricordarci il nostro legame profondo con la natura e quanto sia essenziale un certo isolamento per poter ricordare davvero chi siamo.
La musica dei Grima sembra nascere proprio in mezzo a questi sentieri ostili, dove regnano solitudine e difficoltà, dove tutto attorno si dissolve in distese selvagge e incontaminate, abitate solo da spiriti e bestie primordiali.
Nella semplicità si cela la purezza, e i Grima lo sanno bene. Frostbitten rappresenta, probabilmente, il culmine discografico di una carriera ancora giovane (e vale la pena sottolinearlo). Hanno bruciato le tappe, più di molti altri, impiantando il proprio marchio tra le pieghe di un black metal boschivo e selvaggio. Il loro potere è stato seminato, e ora si muove libero, con rinnovata maestosità, nei territori a loro ormai familiari.
Il black metal atmosferico dei Grima rimane una delizia: non rivoluzionario, ma abbastanza personale da renderli immediatamente riconoscibili. La voce spettrale e carica di pathos accompagna brani che spazzano via ogni resistenza, lasciando spazio a un ascolto viscerale e coinvolgente. Frostbitten è un’opera autoritaria, intensa, che cavalca uno stile consolidato e lo spinge oltre, lasciandolo correre a briglia sciolta, senza paura.
Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dai regnanti spiriti della natura. La musica dei Grima non è mai stata così concentrata, così diretta verso un unico obiettivo: l’incedere ritmico che avvolge, cattura e travolge. Se Rotten Garden sperimentava con delicatezza diverse strade, Frostbitten decide di accantonare quei tentativi per diventare massa compatta, più sincera, forse, ma sicuramente più centrata. E nel farlo, raggiunge con decisione i propri intenti.
È un disco che ti divora lentamente. Il suo potere ti ipnotizza fin dai primi ascolti (la partenza stordente con Gloomy Heart of the Coldest Land e la successiva, malinconica Giant’s Eternal Sleep faranno il loro dovere), ma si svela in tutta la sua luce solo con il tempo, attraverso un lento rodaggio fatto di ascolti notturni e silenzi interiori. È un album che “cammina al nostro fianco”, una presenza che si fa necessaria in quei momenti in cui abbiamo bisogno di fuggire dalla frenesia del quotidiano.
Incantatori di un’arte nera e profonda, i Grima infondono i loro spiriti striduli dentro fredde strutture metalliche. Addentrarsi tra i brani di Frostbitten è un’esperienza di pura gioia: una linfa vitale che nutre una purezza cristallina e sempre più necessaria.
Summary
Naturmacht Productions (2022)
Tracklist:
01. Gloomy Heart Of The Coldest Land
02. Giant’s Eternal Sleep
03. Into The Twilight
04. Hunger God
05. Moonspell And Grief
06. Winter Morning Tower
07. Mana