C’era chi temeva che, con Nightside e l’approdo su Napalm Records, i Grima potessero perdere il loro potere, snaturarsi, magari diventare un semplice ‘fantoccio’ nelle mani della celebre etichetta. Per fortuna non è andata così…
È dai tempi di Will of the Primordial che i Grima non scherzano affatto. Passando per Rotten Garden e soprattutto Frostbitten, i due gemelli russi hanno saputo evolvere il proprio marchio, affinando sempre più le loro lame e le atmosfere (boschive e folk). Dopo tre anni di scrupoloso lavoro arriva quindi Nightside, che per i Grima rappresenta a tutti gli effetti il definitivo salto di qualità. Non solo per la presenza del colosso austriaco Napalm Records dietro, ma anche per un disco davvero impeccabile, capace di portare avanti con onore un approccio sempre più riconoscibile e melodicamente affilato.
C’è un’energia che accompagna questo progetto. Un’energia silenziosa e immutabile che osserva e assiste il percorso di questi ragazzi, come un potere magico che sa dosarsi e intervenire al momento giusto, aggiungendo il suo tocco ogni volta. Nightside sembra aver beneficiato più volte di questa influenza. Lo suggerisce una produzione rotonda, avvolgente, che non ha nulla da nascondere. Ce lo dicono i brani di una tracklist ben distesa e mai noiosa (dieci, intro e outro inclusi). Ce lo conferma anche la splendida copertina, curata da Paolo Girardi, perfettamente aderente alla temperatura emotiva che si respira nel disco.
Sì, con Nightside i Grima hanno scolpito quello che, ad oggi, è il loro apice qualitativo. Ogni nuovo ascolto non fa che rafforzare questa mia convinzione, che inizialmente era partita un po’ in sordina. Ma già al secondo giro tutto si è fatto chiaro: le nebbie sono diventate alleate, e l’insieme di queste canzoni ha potuto troneggiare fieramente, rivelando tutta la sua vibrante potenza.
Il percorso attraverso la tracklist:
L’introduzione, così breve eppure così penetrante, entra sottopelle e ti fa già pregustare il viaggio che sta per iniziare. Malinconia ai massimi livelli, liberata con naturalezza, e quel bajan caratteristico pronto a colpire sempre e comunque dritto al cuore.
In appena tre minuti, Beyond the Dark Horizon spalanca i confini di questo nuovo sforzo creativo. Un brano che lavora in profondità, agisce silenziosamente sotto pelle e, con estrema concisione, rilascia un effetto clamoroso grazie a un riffing ipnotico.
Nightside è un album capace di domare il lato più selvaggio che i Grima sanno evocare. Un brano come Flight of the Silver Storm, con quel passo solenne e quasi sacrale, ne è l’esempio perfetto. Quante emozioni riesce a muovere. Anche Skull Gatherers incarna alla perfezione questo controllo ferale; è un brano che sembra nato per far scendere lacrime spontanee, un classico istantaneo, senza mezzi termini.
Impending Death Premonition si sviluppa lentamente, ma raggiunge il proprio climax con eleganza e forza, mentre la title track ci sospende in aria con il suo carico di gelo interiore. Parliamo di un brano feroce, in movimento, che dimostra ancora una volta quanto sia centrale l’interpretazione emotiva in ciò che i Grima mettono in musica.
Si prosegue con la solidità di Where We Are Lost, pezzo fondamentale, capace di trattenere e consolidare le emozioni raccolte fino a questo punto. E poi arrivano la maledetta Curse of the Void e l’enfatica Mist and Fog a suggellare un disco a cui – con tutta l’onestà possibile – fatico davvero a trovare dei difetti.
In conclusione:
Con Nightside, i Grima ci consegnano un disco da vivere passo dopo passo. È l’ennesima dimostrazione della loro capacità istintiva di formulare un atmospheric black metal personale. Qualcosa che va oltre la norma. Riuscire a perfezionarsi senza perdere quell’ombra che da sempre li accompagna è un dono raro, e con questa nuova fatica l’hanno elevato, fondendo ispirazione e qualità ai massimi livelli.
Summary
Napalm Records (2025)
Tracklist:
01. Intro (Cult)
02. Beyond The Dark Horizon
03. Flight Of The Silver Storm
04. Skull Gatherers
05. Impending Death Premonition
06. The Nightside
07. Where We Are Lost
08. Curse Of The Void
09. Mist And Fog
10. Outro (Memories Of A Forgotten Home)