Molto produttivi ma soprattutto in totale ascesa, non dimentichiamoci che i russi Grima hanno rilasciato il loro primo disco solo nel 2015 (l’acerbo ma già stuzzicante Devotion to Lord), mentre le prime settimane di questo nuovo anno ci hanno riservato il quarto Rotten Garden. La Naturmacht Productions è lì a godersi – giustamente – i frutti dell’aver creduto in loro, perché a livello underground la band sembra davvero riuscita a catturare l’attenzione dei molti fanatici del settore.
Pura poesia attraverso quella grezza, aspra ed urlata voce che ci porta direttamente in casa il vento della Siberia. Credo che Cedar and Owls sarà uno dei miei must di questo 2021 appena cominciato, una canzone immensa e totalizzante quella che va ad aprire Rotten Garden, una dimostrazione definitiva di abilità e sentimento che i Grima sfruttano lasciando andare l’istinto a cavallo d’ali gelide, impervie e cosparse da un abbondante strato di resina (un pezzo “diviso in due”, con una seconda parte pronta a disperdere sentimento, tormento, ogni cosa).
Più passano i dischi e più diventa chiaro come i Grima siano riusciti a raccogliere in un certo senso l’eredità lasciata dai rumeni Negură Bunget. Si parla pur sempre di black metal proveniente dall’Est, fortemente selvatico, guardingo ed istintivo, propenso si ad abbracciare, ma pur sempre “da una distanza di sicurezza” il viaggiatore che gli si avvicina. I russi stanno costruendo pezzo dopo pezzo il loro piccolo miracolo e mantenendo una tale voglia e cotanta coerenza chissà dove potremo trovarli da qui a breve.
Sembra che Rotten Garden sia mosso da una volontà precisa, è senza dubbio pensato a dovere in ogni passaggio, è certamente semplice, ma neppure così scontato come si potrebbe pensare. I Grima lavorano ogni situazione modellandola a proprio favore, finiscono a plasmare un qualcosa di fortemente distintivo, silvestre e mutevole nel suo piccolo, ma anche largo arco d’azione. Non troverete difatti una canzone uguale all’altra qui dentro, i Grima hanno lavorato, soppesato e pensato con criterio ogni mossa e i risultati che raccogliamo sono così evidenti da rimanere inchiodati addosso.
Con Rotten Garden vivremo un tuffo dentro le meraviglie di una natura incontaminata. E’ quell’abbraccio d’atmosferico black metal di cui ciclicamente si avverte il bisogno. I Grima ruotano le loro coordinate, attaccano con spirito melodico/folk senza mostrare mai piccole esitazioni. Mourning Comes at Sunset è grandiosa, At the Foot of the Red Mountains puramente magica e la title track si distingue nel portarci a spasso per dieci minuti (ognuna lascerà comunqye il suo forte odore); prima che il finale sulle note di una tiepida Grom ci porti alla certezza di avere ascoltato un gran bel lavoro.
Summary
Naturmacht Productions (2021)
Tracklist:
01. Cedar And Owls
02. Mourning Comes At Sunset
03. At The Foot Of The Red Mountains
04. Old Oak
05. Rotten Garden
06. Grom