Hell United, già il nome definisce il “programma”, e dovrebbe dare ad intendere cosa troveremo lungo i 35 lussureggianti minuti del loro secondo full-lenght intitolato Aura Damage.
Sembra che gli Hell United abbiano confezionato un lavoro intriso di oscurità e furia primordiale. Aura Damage si prospetta come un viaggio sonoro che non concede tregua, una sorta di rito blasfemo in musica. Il fatto che l’album trovi una (relativa) quiete solo con Totality Of I suggerisce un percorso volutamente opprimente, dove ogni traccia contribuisce a creare un senso di possessione quasi ritualistica.
Aura Damage non vuole essere rivoluzionario, non è nemmeno brillante, e non è neppure quel disco che aprirà nuove o vecchie strade per speciali e uniche sensazioni. No, Aura Damage è molto più semplicemente uno “schietto martirio”, una carneficina che usa il maleficio sonoro black/death metal per esprimersi. Un disco che esprime al meglio concetti come potenza e malvagità, ispirandosi poco velatamente a Belphegor, Vader, Marduk, Behemoth ed Immolation (ovviamente senza contenere quella “velata commercialità” capace di contraddistinguerli).
Un magma impaziente di ribollire, nel fornire la sempre ambita distruzione. Così vedo l’insieme di canzoni del disco, una potenza espressiva che fa gioco sulla quantità. Questa è la sua forza e gli Hell United ne esprimono bene i parametri, in maniera del tutto chiara ed insindacabile.
Riffing disconnesso, reparto vocale dissacratore, con quel tocco rituale che sa tanto di vecchi Morbid Angel. Il fiume è in piena e noi siamo proprio lì in mezzo a cercare rifugio, avvolti nelle spire di una Red Limitations varia ma essenziale, perfetta per il suo ruolo di scout.
Mi immagino un vecchio e lacero albero pieno di frutti maturi, pronti a cadere uno dopo l’altro. E’ così che vedo la veloce e diabolica corsa della tracklist.
E noi saremo sempre lì a rincorrere, in scia alle varie Apostle Of Plague, Deathlike Cold, Aura Damage, Maelstorm’s Gravity (che attacco!) e In Odore Sanctitatis. Travolti, immobili ed impotenti resteremo schiavi di chitarre pronte ad usare la frusta e acuminati riff, mentre il reparto ritmico sarà pronto a cucinarci con le sue svariate salse. Tutti colpi che continuano a far male, anche quando il clima si rende tetro e pregno di claustrofobia.
Gli Hell United sono ideali per chi intende abbeverarsi, o immergersi nella pura blasfemia sonora, il loro Aura Damage da questa visuale rappresenta l’allenamento perfetto. Non perderei troppo tempo nel pesare quanto sia effettivamente death meta, o quanto satanicamente black metal. L’insieme funziona bene così, senza apporre barriere, senza bisogno di ulteriori parole. Lasciarsi prendere a calci nel culo senza obiettare è fortemente indicato.
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70%
Summary
Hellthrasher Productions (2012)
Tracklist:
01. Red Limitations
02. Apostle of Plague
03. Deathlike Cold
04. Let Sleeping Dogs Lie
05. Aura Damage
06. Hinterland
07. Maelstorm’s Gravity
08. In Odore Sanctitatis
09. Totality of I