Avevo purtroppo lasciato i Belphegor ai tempi di Lucifer Incestus. Nel frattempo, prima di questo Walpurgis Rites – Hexenwahn ne è passata di acqua sotto il ponte. Si intuiva già che le “ultra-blasfemie” sonore dei primi passi della band stessero svanendo, ma non saprei dire esattamente quando, come e perché (forse quest’ultimo lo so). La loro musica si è “melodicizzata” in un certo senso. Quasi “calamitata” dal successo avuto dai Behemoth (senza però averne la stessa produzione, il che li penalizza), avendomi perso per strada ben tre album completi. Fatto sta che me li ritrovo quasi come me li ricordavo, senza aver ascoltato i vari Goatreich-Fleshcult, Pestapokalypse VI e Bondage Goat Zombie.
Bastava il passaggio da una Napalm Records ormai priva di idee (e forse anche di onore?) alla Nuclear Blast per sancire l’inevitabile “ammorbidimento sonoro” che si è registrato nel tempo. I Belphegor, però, continuano a fare musica estrema perlomeno decente, va detto. Certo, non sarebbe il caso di approcciarsi alla band partendo da questo album. Anche se bisogna ammettere – o forse intuire – che il gruppo austriaco potrebbe ora attingere a piene mani dai proseliti della creatura di Nergal, come se fosse un amo gettato in un lago strapieno di pesci. Ci sono comunque delle differenze tra le due formazioni, ma certe soluzioni adottate sono sospette e alimentano questo pensiero.
Walpurgis Rites – Hexenwahn si muove tra buone cose e altre decisamente mediocri, ed è un vero peccato non aver mantenuto una qualità costante per tutta la durata del disco. A volte, quando perdoni loro di non essere più i Belphegor di un tempo, ti deludono proprio nel loro campo di competenza. Ma forse questo è il prezzo da pagare quando decidi di sfornare album a breve distanza l’uno dall’altro.
La doppietta iniziale, però, è davvero molto buona. Walpurgis Rites si fa apprezzare per il suo piglio diretto, così come Veneratio Diaboli – I Am Sin per la sua impostazione melodica. Un brano che supera i sette minuti per i Belphegor è già un “evento”, soprattutto quando i Nostri inseriscono un retrogusto epico nel riffing e nel refrain. Questa canzone diventerà uno dei punti di forza del disco, con la sua parte melodica pronta a spiccare come il miglior frangente dell’intero album.
Hail The New Flesh entra decisamente in territorio Morbid Angel, passando abilmente da pestaggio a repentini rallentamenti (qui Helmuth offre una delle sue migliori prestazioni). Reichswehr In Blood, invece, riesce a mantenere un buon livello generale. Lo stesso non si può dire per la successiva The Crosses Made of Bone, dove tornano le “sensazioni epiche”, ma stavolta risultano poco riuscite e senza il supporto della componente melodica che, in questo caso, tradisce miseramente. Con Der Geistertreiber si sfiora quasi il tracollo totale. I Belphegor sembrano fare il verso ai Rammstein, ma con risultati scadenti (oserei dire quasi agghiaccianti). Da parte mia, per quanto ho sentito, è la loro peggiore canzone di sempre.
E così arriviamo al finale. Destroyer Hekate entra come una martellata ben piazzata e quadrata, dimostrando che i baldi austriaci sono ancora padroni del loro death/black metal diabolico e blasfemo quando vogliono. Enthralled Toxic Sabbath picchia forte sulla melodia, alternando alti (struttura) e bassi (un ritornello oltremodo noioso) prima di rifugiarsi in una forse troppo inutile outro.
I Belphegor con Walpurgis Rites – Hexenwahn lasciano scorrere il tutto abbastanza bene, nonostante tutto. Ma non si può di certo andare oltre un giudizio appena sufficiente. Chi segue da sempre il gruppo e si sente in grado di reggere certi momenti potrà aggiungere punti al voto finale. Gli amanti delusi potranno invece continuare a starne alla larga. Ma chissà, magari qualcuno di loro troverà qualcosa di godibile in questa creatura proprio grazie al suo lato melodico… a volte, certi opposti riescono ad attrarsi, no?
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60%
Summary
Nuclear Blast (2009)
Tracklist:
01. Walpurgis Rites
02. Veneratio Diaboli – I Am Sin
03. Hail The New Flesh
04. Reichswehr In Blood
05. The Crosses Made Of Bone
06. Der Geistertreiber
07. Destroyer Hekate
08. Enthralled Toxic Sabbath
09. Hexenwahn – Totenkult