The Shallow Graves – These Hands Let Go

Terzo album per gli The Shallow Graves, uscito negli ultimi mesi del 2024, These Hands Let Go conferma il valore di questa band tedesca.

Con 11 tracce in scaletta, il disco presenta canzoni che si rafforzano reciprocamente, offrendo all’ascoltatore una luce poetica tanto cupa quanto vibrante e ispirata. These Hands Let Go si ascolta con grande piacere. Senza l’urgenza di cercare materiale innovativo, ma con la certezza di trovarsi di fronte a musicisti esperti nel goth rock/post-punk.

Tutti i parametri del genere vengono rispettati, e si balla piacevolmente ascoltando la voce bassa e profonda di Julian Aust. Le composizioni si alternano con cura su ritmi diversi. Se l’opener One In A Million ha il compito di darci una prima scossa, la seconda traccia, The Phantom Heart, rallenta e dilata l’atmosfera con delicatezza, lasciandoci con qualche lacrima che scivola sul volto.

Gli The Shallow Graves sfornano una hit dopo l’altra, e gran parte del merito va a Christian Rossbach, l’altro elemento cardine della band, la cui chitarra guida le dinamiche con abilità e maestria. Memory Lane ti si attacca addosso con un refrain avvolgente e seducente, mentre Dreams of Home rianima il ritmo con energia.

Il bello di un disco come These Hands Let Go è la sua capacità di “non spegnersi” nel corso dell’ascolto. Se la prima metà dell’album è già di per sé ottima, sarà la seconda a sorprenderci e a stupirci con la sua qualità.

Gli intrecci vocali di The Second Chamber, ma soprattutto di Like Teardrops (dove caldo e freddo si alternano nelle emozioni), la ballata pacata di Ray Of Light (con un ritornello che rimane in testa), la sensuale e composta Blame It On the Weather e il colpo inferto da Your Ghost, seguita da Torch Song – un vero e proprio abbraccio che reputo necessario – concludono il disco in grande stile. La title track chiude con eleganza un album riuscito sotto ogni aspetto, una prova di maturità non da poco per questi ragazzi.

Gli The Shallow Graves non ammettono compromessi. Questo è un tuffo totale negli anni ’80, senza la possibilità di uscire da certe acque. La genuinità di questo lavoro colpisce nel profondo, fa il suo dovere, e sono certo che in molti lo apprezzeranno e lo apprezzeranno anche in futuro. Una coccola dark che rispetta la tradizione, realizzata con grande maestria.

70%

Summary

Wave Records (2024)

Tracklist:
01. One In A Million
02. The Phantom Heart
03. Memory Lane
04. Dreams Of Home
05. The Second Chamber
06. Like Teardrops
07. Ray Of Light
08. Blame It On The Weather
09. Your Ghost
10. Torch Song
11. These Hands Let Go

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