Hall of the Dead: Il secondo viaggio nei mondi epici dei Withered Land
Nel 2021 questo progetto bielorusso ci aveva deliziato con l’uscita di The Endless Journey. Un disco che, sotto certi aspetti, rappresentava l’essenza del debutto ideale: capace di conquistare senza appesantire, facendosi apprezzare per la “fame genuina” e l’entusiasmo di esplorare mondi fantastici. Oggi, nel 2025, possiamo nuovamente immergerci nei mondi dipinti da Olga Kann con il suo progetto Withered Land, grazie al nuovo passo discografico intitolato Hall of the Dead.
Con Hall of the Dead i Withered Land ci trasportano nuovamente attraverso paesaggi sonori che aprono le porte a universi incantati. Il disco, proprio come il suo predecessore non richiede tempo o sforzi particolari. Si configura come un percorso compatto e denso di emozioni, capace di coinvolgere l’ascoltatore sin dai primi istanti.
L’intenzione di distaccarsi dall’ingombrante potere dei Summoning mi sembra chiara. La loro influenza rimane presente, ma viene filtrata dalla volontà e dai tentativi di muoversi in una direzione che impedisca di etichettare il progetto come un semplice clone. La decisione di compiere questo passo dà nuovo slancio al progetto, che con queste sette nuove composizioni riesce ad acquisire un respiro più ampio.
Una voce che imprime subito il suo sigillo sul percorso musicale
L’opener Through the Winterhold’s Blizzard irrompe con il suo potere. È difficile non cadere “vittime” dello spettro vocale di Olga: il suo scream, potente, grezzo e persuasivo, conquista con determinazione e suggella l’impatto di un brano magnetico fin da subito. La seconda Wraiths Surround Us All alza drasticamente il livello epico prima di lanciarsi dentro versi a dir poco perforanti.
All Dead, All Rotten è forse l’unica “sfacciata” concessione ai maestri menzionati prima (la loro impronta aleggia spesso ma è meno pressante rispetto al debutto). Così tra momenti di contemplazione ed esplosioni di vibrante potenza avremo un nuovo passaggio da visitare, un nuovo passo che dopo l’affascinante percorso strumentale di Draugrs of the Dead Men’s Respite ci porta alle soglie della title track. Questo atto conclusivo inizia stregandoci con il suo lato etereo, prima di affondare la lama e avvolgerci nelle sue tormentate spire.
Hall of the Dead, ispirato all’universo di Skyrim non può che conquistare con la sua furia epica e il suo convinto impianto narrativo. La tracklist è costruita con attenzione, “spezzata” da due brevi strumentali che offrono attimi di respiro tra le diverse e pungenti tempeste sonore. Magia e solennità emergono con forza e vengono sprigionate a dovere dalle chitarre e dalla voce di Olga. Lei protagonista assoluta. La sua interpretazione aggiunge spessore emotivo e contribuisce in modo decisivo a far pendere il giudizio sull’album verso il positivo.
Summary
Earth and Sky Productions (2025)
Tracklist:
01. Through The Winterhold’s Blizzard
02. Dark Pale Winter
03. In The Restless Depths Of Ustengrav
04. Revenge Of The Fallen
05. All Dead, All Rotten
06. Draugrs Of The Dead Men’s Respite
07. Hall Of The Dead