Partied In Half: Slam, delirio e schiaffi sonori con i Party Cannon
La Gore House Productions è lieta di presentare la ristampa di Partied In Half. EP pubblicato originariamente dai Party Cannon nel 2013, in edizione limitata per Autopsy Records.
Questa nuova edizione raddoppia i brani in scaletta, portandoli a sei (grazie all’inclusione del materiale proveniente dal Party Promo 2012), e allunga il minutaggio fino a una schiacciante mezz’ora di torrido slam brutal death. Agli scozzesi Party Cannon piace scherzare, e tanto. Ve ne accorgerete subito con un rapido volo di ricognizione: non serve molto per capire di che pasta sia fatto questo lavoro.
Il delirio comincia già dalla copertina, un tripudio insano e goliardico a occhi spalancati. I Party Cannon sono degli orridi mascalzoni pronti a compiere efferati scherzetti. Eppure sono capaci di mantenere un filo logico strumentale che non snatura l’impatto serioso e brutale. È proprio questa la forza dell’ormai “ex” EP: la capacità di costruire un blocco sonoro asfissiante, intervallato da trovate demenziali perfettamente integrate.
Strappano qualche sorriso, ma il risultato finale è solido e soddisfacente. Riporre il disco dopo l’ascolto lascia addosso una sensazione di benessere, quasi fossimo grati di averlo incontrato per caso. Soprattutto, ha il pregio di tirare fuori qualcosa. Si stabilisce con l’ascoltatore una sorta di “amicizia segreta”, destinata a diventare una dipendenza neurologica, quanto mai gradita.
Un EP che ti strappa un sorriso… e qualche osso
Sì, bisogna essere un po’ pazzi per perderci la testa, ma è proprio questa la bellezza del genere, e noi folli divoratori di musica estrema ce la teniamo stretta. Saltati i convenevoli (ci sarà chi non ci vedrà nulla di nuovo, e chi si chiederà il senso di tutto ciò), si può passare all’“analisi” di questo compito a mio parere brillantemente riuscito. Ricordiamo che si tratta pur sempre di un EP – per quanto ora esteso – e già solo per questo potremmo abbandonare il campo di battaglia soddisfatti, con tutte le ossa rotte collezionate con onore. Magari persino giocandoci sadicamente, colti dall’estasi del momento.
Duct Taped to a Flag Pole ci introduce immediatamente nel sound schiacciante dei nostri: materiale viscoso e pesantissimo fin da subito (che sia chiaro!), talvolta articolato, e reso ancora più bestiale da un growl che si spinge oltre, sfiorando la zona franca della “deviazione”.
Brutalità chirurgica, nonsense strategico
I riff ti arrivano in faccia come cemento lanciato da un muratore alle prime esperienze “non ufficiali”, ma accidenti se funziona. Tyrone, You Put That Sugar Down è più snella, e ricorda da vicino i Cryptopsy più selvaggi. Anche High Five Ghost viaggia sulle stesse frequenze, realizzando un’azione distruttiva e machiavellica (il collare da battaglia potrebbe tornare utile), tra raschiate furiose e un amore profondo per la gutturalità più viscerale. Lo stacco tra i primi tre brani e i successivi è sottile. Un orecchio attento noterà forse una minore complessità, come se ci trovassimo al punto immediatamente precedente a una vera e propria “evoluzione”.
Comunque sia, There’s a Reason You’re Single, Everyone Is Dead to Me (quando ascolti certi momenti slam e ti accorgi che non ti annoi, capisci che per te non c’è più speranza) e Battle of the Spider-Men! costituiscono un degno “riempitivo” che maciulla per un quarto d’ora buono.
Una volta fatta la loro conoscenza, avrete l’alternativa perfetta per il prossimo party a cui sarete invitati. Cosa c’è di meglio per creare del genuino scompiglio se non la musica dei folli Party Cannon? Sì, perché si può far fiesta anche così. Mentre si osservano i volti tumefatti e bigotti di chi vi circonda, ignare vittime di un oscuro rituale a base di humor e devastazione sonora.
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70%
Riassunto
Autopsy Records (2013)/Gore House Productions (2014)
Tracklist:
01.Duck Taped To A Flag Pole
02.Tyrone, You Put That Sugar Down
03.High Five Ghost
04.There’s A Reason You’re Single
05.Everyone Is Dead To Me
06.Battle Of The Spider-men!