Intestinal Laceration – Chaotic Eschatological Madness

I peruviani Intestinal Laceration al rilascio della loro prima “deplorevole bestia”. Urti sonori pronti ad invadere, ad insozzare bene bene le nostre mura per mezzo di un classico slam/brutal death metal cavernoso, unto e bestiale.

Dopo qualche anno di rodaggio (prima di oggi avevano rilasciato un ep nel 2015) ci pensa la Gore House Productions a dare visibilità alla band che – bisogna ammetterlo – non getta alle ortiche la fiducia concordata.

Chaotic Eschatological Madness è un disco tanto classico, quanto capace di “uscire lievemente dal coro” rispetto alle usciti tipiche del genere. Abbiamo l’impatto, abbiamo gli aspetti primordiali uniti alla pura bestialità, però allo stesso tempo sussiste la volontà di modificare lievemente certe dinamiche, arrivando addirittura ad “osare” con inizio e fine del tutto (prima l’esercizio di stile intitolato Eternal Cosmic Darkness, poi la strumentale acustica Relic of Chaos, cinque minuti pronti a creare e lasciarci inermi, con addosso un effetto a dir poco straniante).

Certo, non ci troviamo su livelli di sperimentazione pazzeschi, anche perché la parte più importante dell’album è terribilmente classica e ferma sui concetti basi impartiti dallo stile (provate a farvi comprimere la faccia da un brano come Oniric Experience o a buttarvi senza remore su Return to Saturn e Sacrificial Retribution). Però gli Intestinal Laceration hanno in dote gli spunti (sono ficcanti), la puntualità e la capacità di tenerti appiccicato a loro sotto colpi legnosi, fitte e massicce trame e qualche sporadico assolo.

La copertina di Chaotic Eschatological Madness (ad opera di Andreas Christanetoff) è il miglior biglietto da visita possibile. L’album potrà sparpagliare ai quattro venti i suoi demoni, i suoi colpi privi di scrupolo che ci arrivano puntuali, per mezzo di chitarre secche ed ispirate, con addosso quel pizzico di inventiva che di certo non può guastare.

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