Oceanica – Try Not To Dwell On It: viaggio sonoro tra dolore e rinascita
Con Try Not To Dwell On It, Benedict Harris-Hayes – mente e cuore dietro il progetto solista Oceanica – ci consegna un’opera musicale ricca, sensoriale e profonda. Parliamo di un lungo atto catartico, un diario interiore pronto a fungere da riflessione esistenziale. Ad attenderci un’unica traccia da oltre venti minuti, nata da un lutto personale, che riesce a trasmettere, con autenticità, il senso profondo della perdita e di una conseguente, inevitabile trasformazione.
Fin dalle prime note, il brano sospende l’ascoltatore in uno stato di immobilità temporale. Ci proietta fuori dal tempo, ci culla tra impennate ritmiche e dolcezze vocali (probabilmente quest’ultime rappresenteranno l’ostacolo principale per molti). I primi movimenti di Try Not To Dwell On It scorrono con lentezza e gravità, avvolti in atmosfere tese ma sorprendentemente confortanti sin dalle prime battute. La voce, pulita e talvolta straniante nella sua fragilità, si distingue per il suo timbro “sentimentale” e diventa la guida di un percorso assolutamente profondo e attento.
Le dinamiche scorrono in maniera fluida, e il brano vola via come un paesaggio pronto a cambiare i suoi colori davanti al nostro sguardo. Si evocano così stati d’animo contrastanti: dalla negazione silenziosa all’esplosione del dolore, passando per un senso di vuoto che tenta di emergere, fino a raggiungere una forma di pace interiore.
Una produzione cesellata che lascia spazio alla verità del sentimento
La produzione è curata e valorizza i passaggi della canzone senza sacrificare la spontaneità emotiva. Il progetto Oceanica ci depone davanti i suoi diversi strati. Synth, chitarre, batteria e arrangiamenti vocali si alternano in un equilibrio armonioso pronto a riflettere a dovere il senso composto del brano.
Un brano che esplora e usa con precisione e sensibilità i territori post-rock e progressive metal. A colpire è anche l’anima limpida delle note, che si susseguono con cura, evitando ogni passo falso che possa compromettere l’esperienza d’ascolto. La creatività si muove liberamente, ma resta sempre al servizio di una struttura ben definita, che ha un punto di partenza e uno di arrivo preciso.
Il monicker Oceanica firma così un nuovo lavoro che è prima di tutto un gesto di maturità emotiva e sonora. Questa composizione va affrontata con calma e attenzione per poter cogliere al meglio i passaggi in successione. Un ascolto da fare in solitudine, aspettando un abbraccio che sono sicuro arriverà. Try Not To Dwell On It è una testimonianza artistica sincera, che dimostra quanto la musica possa aiutarci su svariati livelli.
Decisamente una bella sorpresa.
Summary
Prog On! Recordings (2025)
Tracklist:
01. Try Not To Dwell On It