Resurrections: il capitolo conclusivo della trilogia dei Mass Deception
Dai Paesi Bassi ecco i Mass Deception che tornano a far tremare i timpani con il nuovo Resurrections. Si tratta del capitolo conclusivo di una trilogia iniziata quasi dieci anni fa. Dopo aver aperto le danze con Revelations (2016) e aver proseguito con Redemptions (2019), il gruppo aveva offerto un assaggio del loro lato più oscuro nell’EP Halls of Amenti (2022). Ora la saga si chiude con un disco particolarmente ambizioso e capace di “svegliare” anche il più distratto degli ascoltatori.
Registrato e rifinito sotto la supervisione di Jörg Uken ai Soundlodge Studios, e avvolto da un artwork inquietante l’album vede coinvolti Klaus al microfono, Waltmans e Bänziger alle sei corde, Van Den Beuken al basso e Sanders dietro le pelli. Il risultato è un concentrato esplosivo di thrash metal e metal classico. Eseguito con precisione chirurgica e un’aggressività che da sempre rappresenta il marchio di fabbrica della band.
Riff taglienti e voce graffiante: i Mass Deception partono a tutta
Il disco si apre con una rasoiata notevole: Gain of Function è una cavalcata senza freni che fonde riffing alla Testament con linee vocali che richiamano i leggendari Rage. Un elemento questo che tornerà più volte nel corso dell’album (Menticide, Blue Flame of Anger se volete unire i puntini). Il brano è un invito irresistibile allo scapoccio selvaggio, senza alcuna pietà.
Selling Souls! Buying Lies! prende ispirazione dalle sonorità di Megadeth e Testament, e lo fa con intelligenza: è un brano solido, ben costruito, capace di tenere l’ascoltatore sulla corda dall’inizio alla fine. Il passo tende a ragionare su Menticide, per poi concedere un respiro atmosferico con il gradevole interludio Metropolis. Ma è solo la quiete prima della tempesta: 1984 corre veloce con riff infuriati e ritmi che grondano thrash classico come se non ci fosse un domani, mentre The Road to Hell leads to Rome strega con chitarre molto affilate.
Saturn apre il sipario: la seconda metà di Resurrections è a dir poco ricca e varia
L’epico interludio Saturn apre la strada a una Ruins of Dominion in grado di ricordare i brani più ficcanti degli Iced Earth. Qui le cose diventano serie perché i Mass Deception nella seconda parte di Resurrections se possibile riescono a fare ancora di meglio per quanto mi riguarda. Si parte poi con l’atmosfera melodica di Blue Flame of Anger (da segnalare l’ottima prova del basso lungo tutto il disco), per poi passare alla strumentale “spaccaossa” V, che funge da preludio alla tripletta finale composta da Dark Matter, Druids Descendants (gli arpeggi delicati e la voce femminile intensificano il climax, accentuando la tensione emotiva e dando profondità al momento) e l’eroica e super ispirata Reveal, Redeem & Resurrect.
Resurrections è un disco che ti tiene incollato. La tensione resta alta ed efficace in ogni virata stilistica. I Mass Deception mostrano coesione e sicurezza non da poco, e ogni brano della tracklist contribuisce a scolpire un’identità solida come la pietra. I ragazzi non chiudono solo la loro trilogia: con questo lavoro si candidano con onore tra le formazioni thrash europee più affilate e determinate della scena contemporanea.
Summary
Gruesome Records (2025)
Tracklist:
01. Gain of Function
02. Selling Souls! Buying Lies!
03. Menticide
04. Metropolis
05. 1984
06. The Road to Hell leads to Rome
07. Saturn
08. Ruins of Dominion
09. Blue Flame of Anger
10. Passenger of Time
11. V
12. Dark Matter
13. Druids Descendants
14. Reveal, Redeem & Resurrect