Devourment – Conceived in Sewage: una evoluzione ponderata
Devourment atto quarto, il cambiamento, la maturazione, il tentativo di uscire dai propri schemi. Sarà un caso che l’approdo a “sua maestà” Relapse Records coincida con questo mutamento? Staremo a vedere cosa succederà, nel frattempo tranquillizzo i fan, perché la band suona sempre death metal e lo suona sempre con il coltello in mano, pronta a sbudellare ogni pezzo di carne che le capita a tiro.
L’approccio, però, è meno “porco/sporco” di prima, sia nel sound – più pulito – sia, soprattutto, a livello vocale, visto che ora si possono seguire tranquillamente i testi senza impazzire nel perdere il segno. Alla fine i Devourment rimangono saldamente brutali, non vorrei portarvi su strade errate; diciamo solo che, se facessimo ascoltare Conceived in Sewage a un alieno, l’effetto di sbigottimento sarebbe sempre esagerato all’ennesima potenza.
Quanto siamo attaccati a quella colata di viscere denominata Molesting the Decapitated e al successore Butcher the Weak? Siamo disposti ad accettare il loro “invecchiamento”? Quanto siamo pronti a guardare avanti? Queste sono alcune domande da porsi per capire che genere di ascoltatori siamo in primis, ma soprattutto per capire come valutare questo Conceived in Sewage.
Un ascolto che cambia prospettiva nel tempo
Io, a un primo ascolto, ero assai esaltato, esaltazione che poi è scemata lievemente fino ad arrivare al voto che vedete qui in basso. È stato come vedere i Devourment avvicinarsi agli Incantation mantenendo alcune vecchie caratteristiche bestiali, il che non è assolutamente male. Il mio giudizio resta dunque assolutamente positivo, ma non è detto che sia così per tutti.
Gli ostacoli principali da superare sono la produzione chirurgica e la mutazione vocale (growl, niente rantoli gutturali/incomprensibili). Le chitarre fanno sempre il loro sporco lavoro, ci sono meno “rallentamenti suini” ma di rallentamenti ce n’è comunque in abbondanza. Meno “slam”, anche se sotto certi aspetti c’è più foga adesso che prima, più sicurezza. Sono tutte situazioni che ogni singolo ascoltatore dovrà risolvere da solo.
Pezzo dopo pezzo le chitarre addobbano una bella carneficina, la fabbrica del riff lavora decisamente bene, è pungente e sufficientemente varia. L’opener Legalize Homicide è un ottimo biglietto da visita, ma, a mio parere, le cose migliori le andremo a sentire con la title track (grandioso l’ultimo verso), Today We Die, Tomorrow We Kill, Heaving Acid (quel breeeak!) e Parasitic Eruption. Tutto rimane comunque livellato, non dovete prendere questo abbozzo di elenco come uno sfregio alle canzoni non citate.
Alla fine Conceived in Sewage non lo vedo affatto male inserito nella loro discografia: resta un bel monolite roccioso e “moderatamente malato”, con una degna copertina a fare da sfondo. Sì, c’è da essere contenti.
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69%
Riassunto
Relapse Records (2013)
Tracklist:
01. Legalize Homicide
02. Fifty Ton War Machine
03. Conceived in Sewage
04. Fucked with Rats
05. March to Megiddo
06. Today We Die, Tomorrow We Kill
07. Heaving Acid
08. Carved into Ecstasy
09. Parasitic Eruption