Cytolysis – Surge of Cruelty

Cytolysis – Surge of Cruelty: Spietato, chirurgico e da trance brutale

Faccio conoscenza con il progetto Cytolysis e, dopo una partenza un po’ titubante, devo ammettere che il tuttofare Darren Cesca (Goratory, Eschaton, passato anche dagli Arsis e Deeds of Flesh) è riuscito a portare a termine il suo efferato compito. Davvero, non avrei mai immaginato di arrivare ad apprezzare Surge of Cruelty sino a certi livelli, e la cosa mi fa molto piacere. Perché riuscire a lasciare un segno, quella sorta di “bruciatura” suonando oggi brutal death metal non è affatto scontato.

Dopo un’attesa di cinque anni dal debutto Portraits of Malevolence, i Cytolysis tornano dunque con Surge of Cruelty, album pubblicato da Comatose Music. Il tempo trascorso non è andato perduto, e si percepisce che la band ha ottimizzato ogni sforzo, ed è pronta a raccogliere la meritata attenzione. Il disco aggredisce, cerca di sezionarti a dovere, lasciandoti avvolto in una sorta di trance o di “torpore violento”. Il progetto Cytolysis non cerca di piacere ad ogni costo e anche il gusto di innovare non sta di certo a piantare le sue radici. Qui si “gioca” solo per distruggere, le mani affondano nel death metal più tecnico e brutale, il tutto arricchito da una componente di pura e selvaggia follia.

Un attacco sonoro totale e senza scampo

Preparatevi a un album che suona come una sessione di tortura in un futuro distopico. Surge of Cruelty è un disco che vede protagoniste undici tracce (di cui una breve strumentale atta a spezzare nel mezzo) in grado di privarci di una sana e regolare respirazione. Le chitarre sono affilate come bisturi, i blast beat non sono umani, e l’atmosfera che avvolge i brani ha qualcosa di disturbante e di alieno. Di luce non ne filtra, ma c’è una sorta di ordine perfetto all’interno di questo caos. Ogni pezzo è curato, e l’abilità tecnica amplifica la brutalità invece di soffocarla sciaguratamente.

I momenti migliori? Ne troviamo a bizzeffe. L’apertura ti aggredisce, ma è nel cuore del disco che finiremo per avvertire la vera essenza del prodotto. A quel punto non avremo più scampo, e il merito va anche alle numerose voci ospiti che hanno partecipato, come Mac Smith (Eschaton), Brian Forgue (Syphilic), Adam Mason (Goratory) e Flo Butcher (Tortured). Queste sono inserite in modo intelligente, e aggiungono ferocia e le necessarie sfumature senza spezzare mai l’identità del progetto. Alcuni brani flirtano con il deathcore, altri si tuffano nel gore più spinto, ma ogni cosa è saldata insieme da una visione in primis spietata ma con occhio puntato sull’aspetto della coerenza.

Ritmiche martorianti e ossessive che catturano mentre la tracklist scorre con dannata semplicità. Quello dei Cytolysis è un disco da godersi a modo, in tutta serenità.

68%

Summary

Comatose Music (2025)

Tracklist:

01. Your Slow Demise
02. Devout Sacrifice
03. Surge of Cruelty
04. Consenting Brood
05. A Blood-Soaked Offering
06. Ritual Carnage
07. Tribal Savagery
08. Tortured Flesh
09. Mark of the Demons
10. Innocence Is Raped
11. Hung from the Rafters

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