Molto, molto molto bene questo Degenesis, esordio sotto Comatose Music degli americani Colossus (comprensivi di Von Young dei Lividity, Dan Klein dei Cryptic Fog e Steven Chavez dei Cereviscera).
I nostri sono una macchina esperta ed oliata alla perfezione, lustrata meticolosamente e inserita sui non semplici binari di uno spumoso technical death metal.
L’ascolto di Degenesis scorre in modo tagliente, rapido ed efferato, e ti mette addosso una dannata voglia di passarci sopra più e più volte (nonostante il super-complicato risieda oggettivamente altrove, qui però certa “semplicità” paga, eccome se paga!). E’ proprio l’unione tra perizia strumentale ed efficacia dei singoli brani il punto forte di un disco puntuale, saggio ed opportunamente espressivo.
L’album assume la forma di “flusso continuo ed efferato”, facendoti godere segretamente durante i piccoli spazi o negli stacchi tra una canzone e l’altra. Le asce nutrono la belva sopita e scolpiscono strutture sempre vivaci e pungenti; queste verranno abbracciate da un lavoro di basso inglobante (tutto da vivere) e dall’ottima prova di una batteria lesta nell’infiammarci o se preferiamo: “cuocerci” a puntino.
I Colossus non temono scontri e sono pronti a dilaniarci l’animo attraverso una tracklist che non smette un solo attivo di esprimere massacro e creatività. Velocità, tecnica e attenzione saranno pronte a fare staffetta, e mi risulta davvero difficile parlarvi di un brano piuttosto di altri (lasciatevi pure estrarre il fiato!). Tutte e sette le composizioni arrivano presto al nucleo della questione, soddisfacendo appieno la fame di sonorità attente, voraci e ricche di un preciso, lancinante trasporto. E’ una sorta di danza quella che potremo respirare o carpire su Degenesis, una sacca pronta a ricevere e rilasciare senza soluzione di sosta.
A piccoli passi questo Degenesis è riuscito a convincermi, arrivando alla zona “calda” riservata ai dischi che si reputano migliori, quelli insomma che riescono a contraddistinguersi e a fornire quella scintilla, quel guizzo in più; ben capaci di imprimersi nel ricordo e sul quale si avverte la precisa volontà di ritornare.
Comatose Music (2021)
Tracklist:
- Becoming All Forms
- Iniquitous Macrocosm
- Abysmal Tectonic Tyrants
- Malignant Eye Of Inexorable Ruin
- Violent Ichor Of Primordial Ascension
- Spiteful Obliteration Of An Obsolete Reality
- Degenesis