The Last Hangmen – Servants Of Justice

The Last Hangmen – Servants of Justice: melodic death metal tra nostalgia, ritmo e dignità underground

Provengono dalla Germania i The Last Hangmen, e dietro si portano un bagaglio fatto di solido melodic death metal. Tuttavia, non dovete pensare subito a quello moderno, fatto di ritmiche stucchevoli e cantati graziosi. Quello che sentiremo su Servants of Justice (anno di uscita 2011) guarda dritto alla vecchia scuola melodica, pienamente anni ’90, e in diversi frangenti riesce anche ad emozionare schiettamente e con ferrea semplicità.

Non siamo al cospetto di chissà quale lavoro destinato a rimanere scolpito in testa a lungo, ma almeno la formazione riesce ad intrattenere l’ascoltatore in maniera “simpatica” e sincera. I brani si fanno apprezzare senza chiedere troppo, e in alcuni momenti riescono persino a far scorrere qualche lacrimuccia nostalgica.

Ritmi serrati e reminiscenze svedesi: assalto melodico frontale

Le canzoni partono e si mantengono vive grazie al costante assalto ritmico frontale. Saranno quindi tempistiche serrate a dominare la stragrande maggioranza dei quarantuno minuti complessivi, nel corso dei quali non tarderete a riconoscere l’operato di gloriosa “gentaglia” svedese come Dissection, At the Gates, Dark Tranquillity e addirittura i miei “pargoli” A Canorous Quintet. Questi nomi emergono chiaramente e a più riprese. Quindi, se solitamente fuggite dalle produzioni “copia e incolla”, sapete già cosa fare per evitarvi ogni possibile manifestazione nervosa. A tutto questo potete aggiungere il forte sapore finlandese alla Norther/Children of Bodom. Questo viene piazzato con cura su ritornelli, strofe e passaggi di tastiera (Crash Course Dying e Little Ease rappresentano i casi più efficaci e lampanti), giusto per creare la necessaria empatia anche con un pubblico un poco più giovane.

Lupara Bianca rimane, a termine ascolto, la traccia migliore (non a caso scelta per aprire le danze), mentre The Hypocrite, con le sue tastiere, apre a scenari più atmosferici (comunque sempre convincenti). Il resto delle tracce si mantiene a galla dignitosamente, anche se una lode speciale se la merita Cloak and Dagger Operation.

Lavoro “sporco” nell’essenza, roba esclusiva per soli appassionati. Stop.

  • 60%
    - 60%
60%

Summary

Autoproduzione, Twilight Vertrieb (2011)

Tracklist:

01. The Gallow March
02. Lupara Bianca
03. The Hypocrite
04. Crash Course Dying
05. Little Ease
06. Hang’em High
07. Knocking Tombstones Down
08. Cloak and Dagger Operation
09. Withdraw the Hangmen!

Commenta