Terzo lavoro discografico per il monicker spagnolo Inhuman Depravation. Dietro al nome si cela il solo Oscar che da sempre si occupa di ogni aspetto strumentale legato alla band. Logicamente l’idea di base (soprattutto quando ti cimenti nelle strutture brutal death metal) non è granché modificabile quando ti ritrovi ad ordire il tutto in solitaria con i tuoi pensieri, quando li vuoi canalizzare con la dovuta passione nel genere che ti procura entusiasmo. C’è chi ci riesce bene, chi meno e chi invece benissimo, bisogna dire che questo terzo capitolo intitolato Servants of Supremacy appartiene obbligatoriamente alla prima categoria. Il discorso “solidità” ci viene in pratica garantito al 100% e tanto deve bastare.
Gli artwork e la presentazione sono stati sempre azzeccati dalla creatura Inhuman Depravation, anche in questa occasione la copertina funge da speciale magnete impattante e in combutta con l’aspetto musicale riesce a formare un biglietto da visita difficile da ignorare.
Servants of Supremacy dura mezz’ora e non annoia su nessuna delle nove badilate presentate. Brutal death martoriante, ottimamente piantato e fangoso, privo di quel fastidioso bisogno di voler eccedere in cialtronerie ad ogni costo (molta attenzione è riposta nelle chitarre che sono più “pensanti” di quello che si potrebbe pensare a priori). Il bilanciamento delle parti è proficuo in mezzo a rallentamenti, sadiche melodie e violenze primigenie che non si dimenticheranno di timbrare il cartellino.
Musica che si presenta bene piantata al suolo, musica che ha bisogno di pochi preamboli e presentazioni. L’istinto qui dentro è tutto, è un mantra, sembra di assistere alla nascita di una nuova belva che sa benissimo come comportarsi, capacissima di azzannare già dopo soli pochi attimi di vita. Il tutto scorre liscio, le note scendono senza ostacoli e vengono canalizzate nelle opportune tubature che vanno a completare un mosaico tanto attento quanto nefasto.
Attenzione e compostezza dunque, aspetti che non rovinano la brutalità insita dentro giunture fameliche e redditizie. Se non siete alla ricerca del “capolavoro ad ogni costo” una piacevole mezz’ora questo Servants of Supremacy è senza dubbio in grado di offrirvela. Un meritato ed affilato giro sulla giostra della brutalità gli Inhuman Depravation riescono a farcelo fare.
Summary
Pathologically Explicit Recordings (2023)
Tracklist:
01. The Agony Of The Race
02. Servants Of Supremacy
03. Condemned To Suffer
04. The Reign Of Misery
05. The Retenless Myrmidon
06. Hitman And Servants
07. Demoralized Civilation
08. Overthrow The Throne
09. The Plague