Nebokray – Morovaja Jazva

Gloria e gelo: il mini-CD dei Nebokray è una chicca

Pieno territorio pagan/folk per i Nebokray (nome originale: Небокрай). Che sono russi si sente, e non serve nemmeno specificarlo. A partire dal cantato fiero e declamatorio, fino ad arrivare a certi passaggi e riff che sono autentiche “freddure” da steppa. I nomi che chiamerei in causa per descrivere cosa troverete su questo mini-CD sono Arkona, Temnozor e il duetto “da guerra” Absurd/Graveland. Il percorso di queste quattro band riassume abbastanza chiaramente ogni aspetto della musica targata Nebokray.

Pagan black metal e folk pronti a una roboante ed egregia fusione. Musica che si muove strisciante ma mai esageratamente banale, abile nel stuzzicare con facilità la parte guerriera nascosta – o sopita – dentro ognuno di noi.

Ascoltare Morovaja Jazva (titolo originale: Моровая язва) è come assistere, basiti, al passaggio di un qualche glorioso esercito. Un esercito che non richiede esplicitamente d’essere seguito, ma che te lo fa intendere in altri modi. È questo l’effetto che producono le quattro canzoni che andremo a spulciare (due originali, due cover): ognuna farà venir voglia di scartare la seguente, fino all’arrivo della conclusiva Volki Morej (cover degli Sturmwehr), grandiosa nella ripresa finale, suggello della singola canzone e dell’intera uscita.

Una tormenta gloriosa: un assalto senza pause

Chitarre heavy e da “tormenta” pungono profonde, mentre il flauto imperversa, offrendo fioche “speranze” e ritmi rituali/danzerecci alla manovra. Così si presentano i nostri con l’“antica” V Ctuzhe I Hoch: c’è varietà, c’è una costruzione intrigante, e verremo catturati da una tormenta gloriosa, sballottati dentro un ciclone pagano privo di quiete, che non intende concedere nemmeno le più piccole e consuete pause.

La title track “eleva” che è un piacere. Scava, scava, e poi ti piazza davanti il momento topico, dove tastiere da “sento-non sento” agiscono nella maniera migliore possibile (per chi scrive, l’apice assoluto della produzione). La declamatoria cover degli Absurd, Der Tod In Flandern, non chiede ovviamente nessun permesso. Prende e carica tutto a testa bassa, proprio come farebbe la morte a cavallo nell’immagine di copertina.

Morovaja Jazva è più che consigliato: una piccola uscita in grado d’entrare con estrema facilità – direi quasi disarmante – nella classifica dei migliori EP della stagione 2012. Sicuramente anche la bellezza dell’artwork stimola alcuni sensi nascosti, e farà uscire qualche spicciolo nella sua direzione.

L’edizione in CD è uscita in combutta fra Au-To-Dafe e Der Schwarze Tod. Mentre una ristampa in musicassetta è avvenuta l’anno dopo grazie al binomio Werewolf Promotion/Darker Than Black.

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Summary

Au-To-Dafe, Der Schwarze Tod (2012), Werewolf Promotion, Darker Than Black (2013)

Tracklist:

01. V Stuzhu I Noch…
02. Morovaja Jazva
03. Der Tod In Flandern (Absurd Cover)
04. Volki Morej (Sturmwehr Cover)

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