Lights & Motion – Reanimation

Reanimation: l’esordio etereo e sensoriale di Lights & Motion

Iniziare la propria carriera in maniera “straordinaria” è possibile, ce lo dimostra il progetto svedese Lights & Motion. Reanimation è difatti un piccolo miracolo messo in vita da un giovane musicista baciato – forse troppo precocemente – dal dono dell’ispirazione. Il che, a volte, può essere deleterio, ma in questo momento poco ci deve importare.

L’album è asservito agli aspetti interamente sensoriali: si respireranno fette belle grosse d’aria e di completa libertà. Ma sarà soprattutto la parola “sogno” a rincorrere ossessivamente ogni passaggio significativo dell’opera (e quanti ce ne sono!). Si impossesserà di ogni cosa, tanto che rischieremo fortemente di levitare fino a vedere la nostra figura ferma ancora a terra, pietrificata ad ascoltare questo “percorso bianco, cristallino ed etereo”. Non si proferiscono parole sino alla conclusiva Dream Away, dove Christoffer Franzén si dimostra capace di incantare, chiudendo questo primo capitolo con poche e ben calibrate parole. Cominciare a citare una canzone piuttosto che un’altra servirebbe solo a disorientare. Questo prodotto è un flusso che va ascoltato nella sua interezza.

Musica che parla, smuove e fa male: Eccolo il potere emotivo di Reanimation

Musica per viaggiare fisicamente e non, per la quale già immagino qualche speciale mezzo di spostamento, qualche panorama pronto a mozzarti il fiato. Ma i risultati non cambieranno di certo neppure davanti alla nostra “console” o alle solite mura di casa, ne sono praticamente certo. Perché queste note parlano, entrano dentro per smuovere piccole/grandi sensazioni, alcune magari sopite da tempo immemore. Diciamo che potrà benissimo fare molto male, ma credo ne valga anche la pena. Reanimation ci depone su un piedistallo e ci lascia soli con noi stessi, una lente in mano e l’abilità di poter scoprire “cose” che ci frullano attorno, solitamente impalpabili.

E’ un disco per la sospensione e per la pura passione. Magari a tratti sarà un po’ troppo fredda, ma si bilancia a modo con i momenti più profondi. E’ un autentico “stordimento raffinato”, e speciale colonna sonora per la vita. Lo chiamano ambient, post-rock strumentale, ma voi non dovrete soffermarvi troppo su queste etichette. Pensatela solo come un tipo di luce in grado d’illuminare il vostro cammino e ciò che sta lì davanti. L’unico consiglio è quello di lasciarsi rapire, entrare dentro questo arcobaleno strumentale e lasciarsi condurre verso la deriva. Conclamiamo pure gli inconfutabili effetti da “rinascita” e finiamola qui.

Sigur Rós, Coldplay, Explosions in the Sky: questi sono solo alcuni input di base. Avrete sicuramente più familiarità e punti di contatto se già conoscete e gradite il loro operato. Con Reanimation, Lights & Motion crea dipendenza, lascia “spiazzati” e con tanta voglia di ritornarci sopra, ancora e ancora, magari in coppia con una bella giornata primaverile.

Summary

Deep Elm Records (2012), Foreign Sound (2013, lp)

Tracklist:

01. Requiem
02. Home
03. Aerials
04. Drift
05. The March
06. Victory Rose
07. Epilogue
08. Fractured
09. Texas
10. Faded Fluorescence
11. Departure
12. Reanimation
13. Dream Away

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