Revenge – Night Danger

Revenge – Night Danger: il decimo infuocato ritorno per i maestri dello speed metal colombiano

I colombiani Revenge sono una vera istituzione in Sud America. E’ sempre bello accogliere un loro nuovo disco, soprattutto quando il valore è come quello del fiammeggiante Night Danger, decimo capitolo discografico di una band capace di “far pedalare” gli strumenti nella retta via.

Forza travolgente, impeto, velocità infuocate. Sono queste le armi usate sull’esaltante Night Danger, un nuovo capitolo di passione heavy/speed metal che guarda con nostalgia ed orgoglio ai fasti passati. D’altronde, non arrivi a comporre un disco di tale livello se non ci metti dentro la carica e il 100% di impegno e di appartenenza al genere. È il momento di incassare sonori calci nel culo.

Otto tracce per 37 minuti di furia metallica

Il disco, nemmeno a dirlo, è un tributo alla velocità e alla potenza fatta heavy metal. Impossibile non pensare agli indimenticabili primi passi degli Helloween a ridosso di riff taglienti, ritmi serrati e a un’energia che non conosce la parola tregua. L’apertura con Black Sight rappresenta l’assalto diretto ideale, le ritmiche si fanno da subito incalzanti e alcune vibrazioni thrash metal suggellano l’operazione (durante l’ascolto ho pensato in più occasioni a un certo disco chiamato Fistful of Metal). La voce di Hellfire evoca istantaneamente sensazioni sopite e incarna la purezza di un genere che, in questa modalità, ha ancora molto da offrire. La nostalgia affiora, e non si può fare a meno di lasciarsi trasportare dalle strofe serrate e dai ritornelli epici che sono “merce rara” di pura combattività.

La title track aziona un varco temporale, ci solleva e lancia in piena era ’80, tra arti magiche e riff immortali. The Hammers Fall si apre con riff frastagliati, mentre la batteria spinge tra cori epici, strofe serrate e assoli stridenti: tutto converge in un brano che sprigiona una sacra forza primordiale.

I Revenge mettono sul piatto tutta l’esperienza acquisita e lo dimostrano continuamente nell’arco di questo disco. Ogni traccia aggiunge quel “qualcosa in più” e non si ha mai la sensazione di ascoltare lo stesso brano ripetuto più volte (questa è la qualità che lo fa spiccare e gradire). Soldier’s Heart è adrenalinica e spumeggiante mentre Misty Night va a scolpire con i suoi riff decisi e maggiormente ponderati.

In chiusura, impossibile non menzionare la “dritta per dritta” Desire from Pain. Brano arricchito da un ritornello tanto semplice quanto efficace (e punitivo!). Le ritmiche pensano solo a martellare a dovere mentre le chitarre diffondono la giusta dose di distruzione. Il risultato è un nuovo classico servito rigorosamente su un piatto d’acciaio.

Un disco che corre, colpisce e inevitabilmente convince

Night Danger non ha di certo l’ardire di reinventare un genere fatto e finito. Tuttavia, celebra il genere con convinzione e si propone come un’alternativa di valore ai soliti grandi nomi. Il disco avanza con impeto e coerenza, e ascoltare quelle chitarre affilate è davvero un autentico e libidinoso piacere. Anche la sezione ritmica fa la sua parte, trascinando con forza e contribuendo a mantenere un’impronta compositiva solida senza rinunciare al lato selvaggio delle cose.

I Revenge hanno pubblicato Night Danger tramite Rata Mutante Records nel mercato nazionale, mentre per l’Europa la stampa è stata affidata alla solita e solida Dying Victims Productions.

73%

Summary

Rata Mutante Records, Dying Victims Productions (2025)

Tracklist:

01. Black Sight
02. Night Danger
03. The Hammers Fall
04. Soldiers Heart
05. Misty Night
06. The Devil Race
07. Desire From Pain
08. Crushing Death

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