Grievers – The Eternal Pleasure of Revenge

Ogni band ha i suoi percorsi e nessuno è semplice da affrontare, si possono fare innumerevoli esempi, uno è certamente quello portato di questi tempi sotto i riflettori dagli italiani Grievers. I ragazzi erano partiti davvero bene con il disco di esordio Reflecting Evil (anno 2010 su Punishment 18), ma purtroppo non sono riusciti a dare allo stesso la continuità auspicata, finendo per disperdersi all’interno di anni e anni che arrivano oggi a fermarsi –finalmente- al settimo giro. A rompere indugi e “sortilegi” vari ci ha pensato The Eternal Pleasure of Revenge con le sue quattro canzoni. Il disco viene portato all’attenzione dalla Sliptrick Records, etichetta che si sta dando molto da fare sul territorio nazionale. Quest’uscita dei Grievers per quanto mi riguarda è una delle loro produzioni meglio riuscite, da non lasciarsi sfuggire se il melodic death metal italiano in passato ha saputo scavare un robusto fortino nelle nostre interiora. Vedo i Grievers come l’ottima fusione fra spunti svedesi (presenti sul debutto in forma massiccia, ora ne rimane l’eco), un certo progresso “made in italy” riscontrabile nella creativa triade SadistThy NatureDominance con in più la presenza di spunti metalcore usati come appoggio in maniera creativa e trascinante.

E così quella sicurezza di prima viene oggi potenziata, rinvigorita e plasmata  a suon di decise ondate pronte ad osare sempre più ad ogni nuovo colpo (il primo stordisce, i rimanenti sono autentico godimento). Rimane lo scheletro del debutto, ma non impiegheremo troppo nel comprendere quanto il peso di oggi sia ben diverso, più brillante nel suo calpestare e mordere con violenta e imponente chirurgia.

The Eternal Pleasure of Revenge da proprio idea di perfezione, di incastri cercati e trovati sempre e comunque al millimetro. E’ heavy, è death, è core e pure djent, i Grievers non si fanno mancare nulla, ma questo sarebbe poco se l’insieme non assumesse una forma definitiva, armonica e muscolosa, abile nel soddisfare contemporaneamente e in egual misura melodia e aggressività. I quattro brani veleggiano abbondanti, appaiono sia snelli  che grassi, traboccano di idee e sono talmente ben riusciti che faticherete a sceglierne uno piuttosto di un altro (sono tentato nel dire Blood Lord, poi però penso alla prima Ade o al bellissimo finale di Revenge e capisco che dovevo rinunciare in tale impresa). La produzione li esalta, fa in modo che nulla ci possa sfuggire e una menzione particolare va tutta al reparto lirico, praticamente perfetto nel modificare e modulare repentinamente il mood più volte all’interno dello stesso pezzo.

E’ vero, i Grievers si sono fatti attendere, ma dopo sette anni ritornano per alzare l’asticella con The Eternal Pleasure of Revenge, un godimento che va di diritto ad affiancarsi a tante altre belle cose uscite dal nostro paese.

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Summary

Sliptrick Records (2017)

Tracklist:

01. Chapter 1 – Ade
02. Chapter 2 – Blood Lord
03. Chapter 3 – Revenge
04. Final Chapter – Face to Face