Osculum Infame – The Axis of Blood: il ritorno che smuove un passato ingombrante
Come si valuta un nuovo lavoro di una formazione divenuta leggenda con un solo disco come gli Osculum Infame? Come lo si accoglie, visto che quella creazione risale ormai al 1997?
Sono questi i momenti che detesto, quando le aspettative smettono di essere tali per diventare un concentrato instabile composto da troppi fattori (era meglio quando si era giovani!). Non era forse più semplice restare fermi a Dor-Nu-Fauglith? Al massimo accontentarsi di qualche EP come ammorbidente? Non era meglio così? Di sicuro, non spetta a me rispondere. Dannati Osculum Infame, che mi scombussolate mille parametri. Non ero ancora pronto a ricevere un nuovo disco intero da voi. Perché tornare a smuovere un terriccio così quieto e ormai pronto alla beata eternità?
È finita che – giustamente – ho ascoltato al volo The Axis of Blood (come poter resistere?), senza neanche ammettere un filo d’esitazione. Il verdetto non lo conosco nemmeno io, so solo che lo scenario è cambiato: sono sparite le parti sognanti e medievali, sono cambiate le persone, e anche il modo di ascoltare, vedere e percepire la musica. Non so cosa pensare, e la cosa curiosa è che ci sarebbe molto da scrivere, se solo il nome sulla copertina non fosse quello.
Suggestione e veleno: quando l’ascolto diventa un rituale disturbante
Così ho peccato. Mi sono lasciato suggestionare bipolarmente, mandando ogni tentativo di votazione concreta a quel paese. In questo modo, sarebbe stato tutto troppo infettato, in entrambe le direzioni. Bisogna allora “descriverlo” terra-terra, The Axis of Blood? L’unica certezza è che ogni volta mi getta addosso un drappo inquietante: le sue sembianze appaiono ingombranti (Cognitive Perdition of the Insane e il suo incedere ne sono l’esempio, fra l’altro proprio in apertura), accurate e ben pensate. Pazienti e dotate di scorte di veleno non comuni, alcune subito percettibili, altre pronte a emergere soltanto con ascolti successivi. L’ho ascoltato, l’ho riposto, poi l’ho ripreso con pazienza. Ma è come se tutto si fosse inchiodato lì, al primo ascolto. Brutalmente.
L’album riprende una fetta consistente del precedente EP Consuming the Metatron (2012), da cui vengono estrapolate tre canzoni. I brani inediti proseguono sul medesimo stile anestetizzante e autoritario. Devo ammettere di aver percepito un po’ di “fiacca” in alcune situazioni. Nulla che comprometta le tracce nella loro interezza, ma abbastanza da causare qualche breve blackout temporaneo.
La misticità di un tempo si è persa. Gli Osculum Infame di oggi rappresentano una variante lucida: la consapevolezza che i fasti del passato non possono (e non vogliono) essere replicati. Scelgono dunque una strada limitrofa a quella già battuta, abbastanza vicina da mantenere una certa somiglianza, anche se alla lunga le sensazioni ottenute risultano ben diverse. Altri tempi, altri luoghi e questo pesa.
Musica essenziale per un mondo spietato
Se Dor-Nu-Fauglith, con il suo rudere, era il punto di partenza, la copertina di The Axis of Blood ci conduce oltre i suoi confini. I pericoli aumentano e la musica si fa più essenziale, adatta a un mondo barbaro e implacabile come quello attuale. Il tutto enfatizzato da una produzione potente e fragorosa. Con questo lavoro, gli Osculum Infame rimettono al servizio della loro nazione una lancia acuminata e preziosa (Kaoist Serpentis o Inner Falling of the Glory of God ne sono testimonianza obbligata). Saranno in abbastanza a ricordarsi di loro? Sapranno schiavizzare nuove e importanti reclute? Questo, lo vedremo.
The Axis of Blood si accoda in modo coerente a ciò che la scena francese ha prodotto negli ultimi dieci/dodici anni. La volontà di affermarsi con forza o di rivendicare un peso non si percepisce molto. E’ un profilo basso quello scelto di adoperare. Un profilo che, in fondo, fa loro onore.
Summary
Battlesk’rs Productions (2015)
Tracklist:
01. ApokalupVI
02. Cognitive Perdition of the Insane
03. Kaoist Serpentis
04. My Angel
05. Absolve Me Not
06. Let There Be Darkness
07. Inner Falling of the Glory of God
08. White Void
09. Asphyxiated Light
10. I in the Ocean of Worms
11. Solemn Faith