New Keepers of the Water Towers – Cosmic Child

New Keepers of the Water Towers – Cosmic Child: viaggio psichedelico tra stoner, doom e sogni progressivi

Direttamente da Stoccolma, ecco il secondo disco firmato New Keepers of the Water Towers. Appoggiati dalla Listenable Records, i Nostri piombano su di noi tra psichedelia e spirito stoner/doom metal con l’album Cosmic Child. Ma non dobbiamo pensare a un gruppo ostinatamente retrò: le influenze guardano certamente al passato, ma produzione e una certa “bizzarria” in fase di songwriting aiutano a osservare l’opera con occhi decisamente più freschi. In tal modo si passa – con disinvoltura – dai sempre calzanti Black Sabbath agli Alice In Chains, fino a giungere agli Opeth in versione “onirica e progressiva”, o a soluzioni inaspettate che richiamano i maestri Pink Floyd.

Insomma, un bel minestrone c’è, ma bisogna dire che non si eccede, e le note non stonano mai. I ragazzi sono concentrati sugli obiettivi (oltre ad essere davvero bravi), ci tengono per mano e spalancano le porte del loro cosmo, della loro spensieratezza onirica. In certi momenti si toccano livelli così positivi e “gioiosi” da cozzare con la “depressione lirica” di fondo (sto pensando a Visions of Death). Ma è bello così: è bello quando c’è la volontà di cercare situazioni differenti. Se le conosci, le plasmi. E se lo fai bene, diventa il miglior pregio possibile del tuo lavoro.

Un sermone cosmico tra fluidità e visioni interiori

Quasi ci si dimentica di essere al cospetto di brani differenti (sono appena sei in tracklist). La musica scorre infatti piacevolmente, così tanto che potrebbe trattarsi benissimo di un solo lungo “sermone” con tanti saluti da parte di tutti. Lo scopo è piazzare una bella lente nel nostro cervello, con l’intento di sondare gli imprevedibili abissi dei nostri pensieri. Potrei ergere Pyre for the Red Sage a “brano comandante” del lotto (cosa che probabilmente è: una trascinante cavalcata istintiva), ma non mi va di sminuire il resto, perché canzoni come The Great Leveller, Visions of Death e Lapse sono lì pronte a subentrare, incalzano con motivi validi e diversivi, giusto per rompere le scatole a quel monolite fatto di “arida ampiezza”.

I New Keepers of the Water Towers trovano così una loro via alternativa alla “voglia di vecchio”. Gli strumenti vibrano, forti del giusto eco dato dalla limpida produzione, capace di enfatizzare composizioni e abilità varie. Ci sono dischi – più o meno belli – dove si avverte distintamente l’effetto “pilota automatico”. Mi preme ricordare che questo non è uno di quei casi: Cosmic Child crea e disfa a proposito, con l’intenzione di condurre l’ascoltatore dove più gli pare, e tutto con il minimo sforzo.

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Summary

Listenable Records (2013)

Tracklist:

01. The Great Leveller
02. Visions of Death
03. Pyre for the Red Sage
04. Cosmosis
05. Lapse
06. The Cosmic Child

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