Nail by Nail – Embraced by Darkness

Nail by Nail – Embraced by Darkness: un debutto feroce tra melodia e furia black/death

Appena sei canzoni, ma che razza di portata hanno tirato fuori i tedeschi Nail by Nail come esordio!

Embraced by Darkness non è un lavoro che gira attorno alla sua preda attendendo il momento giusto. Non è, insomma, un prodotto capace di mettersi in disparte in attesa. La scintilla, se deve scattare, lo farà subito, sulle furenti note dell’opener Born in Total War. Dal momento in cui si accende la miccia, non sarà più possibile tornare indietro. I Nail by Nail si collocano in uno spazio ben definito, e da lì lanciano i loro potenti attacchi. Azioni che parlano in modo diretto, attraverso un marcato uso dello stile black/death svedese.

Svezia e Germania: un patto sonoro riuscito

Il connubio tra aggressione e melodia è sacro per uscite di questo tipo (diciamo pure che è tutto). E così, per la seconda volta quest’anno (la prima è stata con gli Skaldr), mi ritrovo immerso in strutture che richiamano fortemente lo stile dei mitici Dawn, qui sapientemente mischiato con l’abrasione tipica di casa e il DNA tedesco. Solitamente, in questi casi, gli intrecci con la Svezia compaiono giusto per accompagnare, come una sorta di via d’uscita da strutture impervie. Nel caso di Embraced by Darkness, invece, ci troviamo esattamente nella situazione opposta: la tipica ruvidità teutonica viene lasciata come “protagonista secondaria”, nel ruolo di lucida osservatrice dei giochi.

Appena sei canzoni per 35 minuti di musica fiera e dannata. Il nucleo dell’uscita viene subito svelato, e da quel momento la ragnatela può dirsi in azione. Le chitarre intrecciano le loro melodie con cura, i riverberi sono numerosi e ben direzionati verso il nostro cuore. La prestazione vocale oscura ulteriormente l’atmosfera con il suo getto velenoso, rappresentando un’ulteriore prelibatezza in un’uscita da assaporare con un lungo e passionale respiro.

Oltre l’urto: quando la violenza incontra l’ispirazione

L’impatto generato da questi brani è davvero incredibile. Con i Nail by Nail si entra immediatamente in contatto con la materia e con la sua spiccata sensibilità, una dote capace di scavare oltre l’ondata d’urto in perenne svolgimento. Quando le chitarre si esprimono con tanta ispirazione, non si può far altro che annuire e cavalcare quest’onda con grinta e spirito combattivo.

Solo l’ultima, Dagger Nights, suona in qualche modo “differente”. Più oscura rispetto alle cinque che la precedono, le quali invece puntano tutto sul sentimento trainante di chitarre mai fiaccamente statiche. Brani come Crooked Nails, Cosmic Fire (che intensità, che roba!), The Frozen Tomb (l’unica che distende l’energia) e il ruggito della title track spingono a fondo le loro azioni, e non mollano nemmeno di un millimetro una preda ormai largamente conquistata.

Embraced by Darkness ci arriva sotto le ali protettive della War Anthem Records e, di sicuro, non deluderà gli appassionati legati a suoni diretti e viscerali, capaci di dialogare con forza con la melodia.

73%

Summary

War Anthem Records (2025)

Tracklist:

01. Born In Total War
02. Crooked Nails
03. Cosmic Fire
04. The Frozen Tomb
05. Embraced By Darkness
06. Dagger Nights

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