Nachtterror / Altars of Grief – Of Ash and Dying Light

Altars of Grief & Nachtterror: il primo vinile su Hypnotic Dirge è una pura evocazione

Con la calma che la contraddistingue, Hypnotic Dirge Records arriva solo oggi – dopo diversi anni dalla fondazione – al rilascio del suo primo vinile. L’occasione è ghiotta, limitata (appena 100 copie disponibili) e certamente speciale. L’attenzione dell’etichetta è ancora una volta chirurgica, fedele al motto: “se le cose devono essere fatte, che vadano fatte al meglio“. Dalla strada di casa vengono così raccolti gli Altars of Grief e i Nachtterror, entrambe le formazioni orbitano nelle vicinanze “fisiche” dell’etichetta stessa.

Le intenzioni si fanno via via sempre più chiare: alla radice nasce la volontà di lanciare nuova linfa canadese, le possibili stelle del prossimo futuro. E quale modo migliore di farlo se non così? In una parola sola: eleganza.

Le band coinvolte sono intente a muovere i primi passi che realmente contano. Gli Altars of Grief sono tuttavia più vissuti, forti del loro primo full-length (This Shameful Burden, 2014), mentre i più “anziani” all’anagrafe Nachtterror hanno alle spalle soltanto due EP. Con questi pretesti ci accingiamo ad entrare nelle viscere di Of Ash and Dying Light, split che ci terrà compagnia per tre lunghi quarti d’ora (a entrambe le formazioni piace andare per le lunghe quando si tratta di comporre).

Voci contrastanti e tensione sinfonica: il magnetismo dei Nachtterror

L’apertura è affidata ai Nachtterror, cui spetta anche la fetta più consistente di tempo (26 minuti). Suonano un black metal dai sensi tanto asettici quanto sinfonici. Nel parlare di loro si potrebbe tracciare una linea che includa Dimmu Borgir, Arcturus, Dødheimsgard. La decisione con cui eseguono le loro parti si fa subito evidente: bravi nel creare vortici – sia quando “picchiano” che quando distendono l’atmosfera, capaci di trascinare magneticamente ogni cosa nelle vicinanze. La doppia faccia vocale affascina, violenta e persuasiva, mentre la musica mantiene quel “non so che di grezzo” (ancora da svezzare) dal pieno fascino.

Musica per anime ferite: la voce doppia degli Altars of Grief

I tre brani firmati Altars of Grief si sono accaparrati facilmente le mie preferenze. La loro musica gioca più sull’interpretazione (non sarà difficile riconoscere momenti alla Primordial o litanie in linea con l’operato dei My Dying Bride) e sulla dilatazione dei secondi. Eleganti e austeri, concedono tutto su impennate dall’alto tasso emozionale. Anche qui la voce agisce per mezzo di due abiti distinti: uno fatto di sofferenza, l’altro fiero e ricco di malinconia. La loro musica vive e orbita nei pertugi che si formano quando cerchi di suonare epico ma al contempo doloroso. Pura evocazione per spiriti in decadenza.

La versione digitale del disco prevede due canzoni in più per i Nachtterror e una per gli Altars of Grief. Sul vinile, “appena” due brani per lato, compensati però dalle bellissime copertine.

Summary

Hypnotic Dirge Records (2015)

Tracklist:

01 – Nachtterror – Breath of the World Ablaze
02 – Nachtterror – Upon Ashen Shores
03 – Nachtterror – Fall of the Sabbath (bonus)
04 – Nachtterror – Belial (bonus)
05 – Altars of Grief – In Dying Light
06 – Altars of Grief – Your Heaven
07 – Altars of Grief – Room of Angel (bonus)

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