I Lost Dreams tornano con Blinded By Rage: riff, melodia e una furia controllata
Non avevo mai visto né sentito prima gli austriaci Lost Dreams, eppure il loro passato appare contorto e tutt’altro che sfuggente. Con già quattro album alle spalle, Blinded By Rage rappresenta il quinto germoglio discografico. Lo si intuisce chiaramente sin dalle prime note di questa creatura, un disco che deve aver richiesto tempo – e fatica – in fase di scrittura e registrazione. Nulla è lasciato al caso: tutto è collocato al posto giusto con precisione e efficacia, anche grazie a una produzione potente e curata.
Non mi ha stupito l’iniziale momento di smarrimento. Stavolta non mi sono sbottonato subito, ho saputo attendere che la “fabbrica del riff” facesse il suo naturale percorso. Blinded By Rage ha saputo entrare in testa con grazia, merito di questi instancabili forgiatori di assalto melodico, composto seguendo le direttive impartite da nomi come In Flames, Dark Tranquillity, Arch Enemy, At The Gates, Neaera e Soilwork, con risvolti più grossolani alla Heaven Shall Burn e Amon Amarth. Un condensato niente male, adagiato su un cantato a metà strada fra scream e growl. Un plauso va al singer Stefan Traunig, quantomeno per la versatilità con cui riesce a convincere su entrambi i versanti. Sorprendentemente – per i tempi che corrono – non c’è traccia di voce pulita, espediente riservato alla sola cover di Nerve (Soilwork).
La forza del disco è nella sua sequenza: impatto iniziale e tenuta finale
Il disco prende il largo già nella sua prima metà. Le tracce migliori si trovano proprio all’inizio e portano i nomi di Hide and Seek, The Painted Man (attacco frontale e refrain capace di tatuarsi in fronte), Demons Call My Name (ritornello lacerante, sezione ritmica deflagrante e vaghi sentori degli In Flames nelle melodie) e la sofferta e profonda Secrets. Ma la noia resta lontana anche nella seconda parte: ci si può cullare nella colata velenosa di Black Rain, nella roccia pura di Living in the Mass 2.0 (la prima versione appare nel secondo album Tormented Souls) e Black Sheep, o nella concretezza di due ottime co-protagoniste come Out of Control e Darkness Falls (quest’ultima mi ha colpito particolarmente).
Chi continua a seguire il melodic death metal con passione troverà Blinded By Rage estremamente piacevole. Qualcuno potrebbe persino conferirgli una speciale “lode”. Saprà trovare spazio nel reparto “clonazione” con dignità. Per gli altri, non ci saranno molte alternative: solo un determinato nugolo di maniaci potrà apprezzarlo da cima a fondo senza perdere un colpo.
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70%
Summary
Twilight Zone Records (2011)
Tracklist:
01. Hide and Seek
02. The Painted Man
03. Demons Call My Name
04. Secrets
05. Black Rain
06. Living in the Mass 2.0
07. Black Sheep
08. Loco Motive
09. Out of Control
10. Darkness Falls
11. Dust to Dust
12. Nerve (Soilwork cover)