Un passo avanti avvolto nell’oscurità: I Lightning Swords of Death tornano con Baphometic Chaosium
Era stato un entusiasmo molto moderato a governare le mie sensazioni nei confronti di The Extra Dimensional Wound, secondo estratto della discografia di questa diabolica entità americana. Non funzionava – almeno per quanto mi riguarda – la fusione con un certo modo di fare puramente death metal, nonostante parte della critica li abbia comunque appoggiati, promuovendoli a più riprese. Forse noncuranti di queste opinioni, i Lightning Swords of Death tornavano sadicamente a mietere vittime con Baphometic Chaosium, e lo facevano con un condensato impenetrabile. Un rituale ottenuto tramite l’uso di una “furia agonistica” di rara intensità.
Sì, perché ancor prima delle canzoni, a catturare sono oscurità e feeling (da dividere in parti uguali). Le composizioni si abbeverano tutte da questa formula per uscire potenti e prive della minima oncia di pietà. Rimane però come punto fermo del discorso fatto prima la bestialità: una bestialità che in qualche modo aggancia i Lightning Swords of Death all’universo black metal di recente creazione. Questo non potrà che giovare loro e alla loro essenza, che rimane – a scanso di equivoci – di puro stampo underground. Toglieremo dal discorso solo la produzione: una “lente chirurgica”, per fortuna non troppo fastidiosa.
Questa giostra degli orrori gira forte, e non accenna a fermarsi
La title track Baphometic Chaosium offre un giro gratuito sulla speciale giostra degli orrori. La voglia di rimanere in sella diventa subito tanta e magnetica. Non accennerà a diminuire anche con le seguenti Acid Gate e Psychic Waters (per chi scrive, gli apici del disco). Alla malora i soliti discorsi su roba trita e ritrita, sentita migliaia di volte eccetera eccetera: tutto sempre torna, e se piace il black metal è giusto far tornare quello spirito diabolico che sapeva infiammare il cuore. Quello che, per inciso, una traccia come Acid Gate sa ricreare dannatamente bene.
Ovvio poi che, se cercate scenari innevati o lanci spaziali, non siete finiti assolutamente nel posto giusto. Questo disco non è “cosa” che dovete andare a sentire o reperire. A tal proposito mi viene in mente la lentezza grassa di Chained To Decay come migliore testimonianza di questa tesi. Qui le uniche visuali offerte saranno quelle di altari, caproni e di persone incappucciate. Litri di sangue nero scorrono propiziatori da questi secondi. Canzoni che forse non faranno mai gridare all’eccellenza, ma che quantomeno sono “abili e arruolate” a far apparire fiamme infernali al vostro cospetto.
I Lightning Swords of Death con Baphometic Chaosium ci dimostrano che il male può fare del bene talvolta. Da provare e vivere come brivido strisciante sulla pelle, perché là fuori non ci sono solo capolavori, e non ci sono solo uscite da evitare a prescindere. Un bel passo avanti rispetto al predecessore.
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70%
Summary
Metal Blade Records (2013)
Tracklist:
01. Baphometic Chaosium
02. Acid Gate
03. Psychic Waters
04. Cloven Shields
05. Chained to Decay
06. R’lyeh Wuurm
07. Epicyclarium
08. Oaken Chrysalis