Hybris – Viva Exploitation: grindcore secco, feroce e sinceramente terapeutico
Le solite pennellate grindcore si rivelano benefiche per l’anima, trascinandoci in un vortice sonoro adeguato e vincente. Il progetto tedesco Hybris che in realtà è la one-man band di Johan de Jager, ci presenta Viva Exploitation. Questo è il primo passo importante della sua discografia e vede la presenza di cinque tracce pregne di una strisciante e cocente violenza.
Viva Exploitation, uscito sotto Great Dane Records, nel suo quarto d’ora di vita ci diverte, trascinandoci all’interno del suo speciale e secco gorgo infernale. La precisione è di quelle efferate. La produzione abrasiva e graffiante quanto basta, ed esalta un tiro che rimane calibrato e in grado di procedere lungo vie dirette per adempiere al suo letale, “nocivo” scopo.
Il riffing colpisce alla radice e rappresenta il classico “blocco di tiro” deciso e altamente razziatore. Su questo EP le dinamiche riescono sempre bene agli Hybris e non si registrano cali d’intensità all’interno dei pochi minuti che ci vengono richiesti in cambio.
Nella sua semplicità, Viva Exploitation risulta essere una vera bordata. È un ascolto senza dubbio positivo, che rinnova la fame nel genere e ci spinge a riascoltare voracemente i classici ispiratori di Napalm Death, Terrorizer e Slayer.
Se siete appassionati dell’universo pulsante del grindcore, vi consiglio caldamente di recuperare questa piccola ma autoritaria uscita degli Hybris. Vi assicuro che sarete pienamente ripagati di questo “sforzo”. Il disco è un concentrato di vere e proprie legnate sonore, perfette per scaricare la tensione e lenire i nervi.
Summary
Great Dane Records (2025)
Tracklist:
01. Hybris
02. Human Plague
03. Dictoracy
04. Depopulate
05. Pollution Vortex