Funeral Baptism – In Solitudine

Funeral Baptism – In Solitudine: Black Metal tra melodia e introspezione

Avevamo già parlato di The Venom of God, primo disco pubblicato sotto il monicker Funeral Baptism, ed è un vero piacere poter tornare a spendere due parole sulla loro seconda fatica, intitolata In Solitudine. La band rumeno-argentina ritorna a ben otto anni di distanza da quel lavoro, ancora una volta affiancata dalla passionale Loud Rage Music.

In Solitudine è un disco “facile”, diretto, semplice nel suo incedere. Scorre con naturalezza, lanciandosi su intuizioni pratiche e immediate. I Funeral Baptism non cercano certo di reinventare il genere, ma in questa nuova prova, nella sua breve durata, riescono ad afferrare l’attenzione e a portare a termine il loro compito con onestà e convinzione.

Il disegno di copertina colpisce fin da subito e invita all’ascolto, rilasciando quel fascino oscuro e dannato che tanto si cerca nel black metal. Rispetto a The Venom of God, ho trovato In Solitudine decisamente più melodico. Sembra che la band abbia lavorato per sottrazione, arrivando a una forma di espressione più immediata e “diversamente diretta”, più facile da assorbire ma non per questo esageratamente banale.

Brani come Lex Talionis dimostrano una perfetta fusione tra melodia e trasporto emotivo, rendendo giustizia all’evoluzione compositiva del duo. L’intero album sembra cercare il giusto equilibrio tra profondità ed efficacia, provando spesso ad ampliare l’orizzonte sonoro. È una sensazione quasi visiva quella che si prova con la title track. Come contemplare un paesaggio vasto da una roccia isolata, tra violenza controllata e riflessione interiore. A mio gusto uno dei momenti migliori del disco.

Emergence lascia spazio a chitarre sorprendentemente melodiche e rappresenta, forse, la prova più chiara del fatto che i Funeral Baptism vogliano esplorare vie alternative con questo album. Un concetto ribadito dalla successiva The Brink of Ruin e anche dalla più impattante Exsequiae.

Meno impatto, più apertura?

In Solitudine si ascolta tutto d’un fiato, e questo può essere tanto un punto di forza quanto un limite. Non c’è davvero il tempo per scavare in profondità, e i brani non sembrano avere questa ambizione (anche per via del minutaggio sempre contenuto). I Funeral Baptism proseguono decisi sulla loro strada, a metà tra la cadenza riflessiva e l’impatto tipico del black metal, lasciando che l’ascoltatore venga trasportato senza eccessivi pesi.

A essere onesti, preferisco il debutto. Ma In Solitudine ha alcune carte nuove da giocare, capaci di allargare – anche se di poco – il proprio pubblico. Sotto tale aspetto è un passo avanti sottile ma significativo.

64%

Summary

Loud Rage Music (2025)

Tracklist:

01. Scarring Silence
02. Lex Talionis
03. In Solitudine
04. Emergence
05. The Brink Of Ruin
06. Exsequiae

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