Drôvich – Weagen fan pine: un debutto intriso di epica furia
Catturato dalla copertina, non ho potuto esimermi dal dare un ascolto a Weagen fan pine, l’album di debutto dei frisoni Drôvich.
Mi sono così ritrovato in un viaggio interessante che, nei suoi abbondanti tre quarti d’ora, riesce a costruire strutture arcigne arricchite da qualche ruvido risvolto epico. La riuscita di questo disco è tutto fuorché banale. Anche se si percepiscono alcuni “peccati” tipici da prima uscita, questi non vanno a intaccare la piacevole fruizione dell’insieme.
Dodici brani, alcuni rapidi e ferali, altri più lunghi e “stoici”, senza dimenticare qualche passaggio strumentale. La strada intrapresa da Weagen fan pine riserva sempre le sue sorprese e un certo dinamismo. Tutto ciò gioca a favore di un’opera sinceramente immersiva e densa di momenti incisivi. Sostenuta da parti vocali capaci di spaziare da scream laceranti a tonalità epiche, che richiamano in parte le vibrazioni tipiche del black metal anni ’90.
Gli spunti risentono e riflettono la loro provenienza. I Drôvich potranno ricordarvi talvolta qualche band olandese, per poi trascinarvi di peso tra le note agguerrite di quelle tedesche. La produzione è volutamente informale, non aspira alla perfezione ma riserva spazio e merito al basso, donando maggiore profondità e spessore a una musica che sa spingere anche sull’interpretazione (come nel brano omonimo Drôvich).
Brani da non perdere: da “De stoarm” a “Kannibalisme yn Holodomor”
Da un lato troviamo tracce incisive e letali come De stoarm, dall’altro quelle capaci di “rimanere dentro” come Kannibalisme yn Holodomor. Più le note scorrono, più Weagen fan pine conquista punti, ottenuti con semplicità, senza forzature e lasciandosi guidare dall’istinto.
Una parte consistente è occupata dalle tre sezioni di Myn bestean, in cui tra momenti strumentali e acustici si scivola verso passaggi sempre più densi, fino a un’intensa discesa nella parte finale.
Senza dubbio, Weagen fan pine è un disco da provare (l’ultima traccia Ein fan’e tiid sarà un premio per chi avrà perseverato). I Drôvich maneggiano bene la materia black metal, incubando una vasta gamma di sensazioni e regalandoci in cuffia un viaggio che vale davvero la pena di essere vissuto.
Summary
Doc-Records (cd, 2025), Zwaertgevegt (mc, 2025)
Tracklist:
01. Yntro
02. De Stoarm
03. De Balt Fan Myn Siel
04. Drôvich
05. Kannibalisme Yn Holodomor
06. Myn Bestean I
07. Myn Bestean II
08. Myn Bestean III
09. Heap, 10. Stjerrend Pracht
11. Kom Werom
12. Ein Fan’e Tiid