Teitan – In Oculus Abyss

In Oculus Abyss è un disco che si presenta stravagante già dall’immagine scelta per la copertina. Il secondo album del progetto olandese Teitan possiede tutte le armi per fare bene ed intrattenere gli esigenti ascoltatori di prodotti “poco scontati” in campo black metal.

Calpestiamo territori avantgarde, eclettici e schizzati anche se non troppo dopo un’attenta e più decisa analisi. Viene difatti mantenuta la presa su un certo filo da parte del tuttofare Devi Hisgen, il suo sforzo arriva a travolgerci in modo impetuoso, andando ad attivare dei potenti magneti che ci terranno incollati ai minuti espressi.

La molla che sta alla radice della creazione risiede e “fa struttura” su In Oculus Abyss, lavoro per il quale sembra troppo semplice menzionare il nome Dødheimsgard con buona pace di tutti. Certamente la formazione norvegese è importante per il monicker Teitan, eppure troveremo anche altre sfaccettature che vanno dalle cose più complesse dei Mayhem sino alle soluzioni profuse da band come Arcturus ed Hail Spirit Noir che evidenziano a dovere (ma con tatto e garbo) il lato psichedelico presente nell’opera.

In Oculus Abyss è un contenitore pronto a riempirsi a seguito di una follia lucido-creativa che non perderà mai la testa. C’è un grado di bilanciamento efficace, un tripudio emotivo molto centrato che non cerca mai la melodia semplice o delle semplici ripetizioni che possano lasciare impulsi di aiuto al fruitore di turno.

Devi Hisgen con i suoi Teitan ci propone musica bizzarra, dal taglio progressivo, studiata e pure un pochino cervellotica. La sua prova vocale riflette le intenzioni strumentali e non da mai punti di appoggio, la varietà qui è un diktat e l’impatto è dato dal senso di spostamento e variazione che non smetterà mai di esercitare il suo losco e velenoso potere.

Questo In Oculus Abyss è un qualcosa che non si può misurare, è musica che bisogna assaggiare e lasciare scorrere prima di ottenere una nostra convinta reazione. Una reazione che potrà distorcersi, essere molteplice e variare repentinamente anche nel bel mezzo di un singolo pezzo. Una giungla nervosa che cerca di non lasciare spazio alla crisi, preferendo una sorta di autocontrollo calibrato e studiato per infiltrarsi nelle dovute giunture.

Strano, concreto, suonato bene e convincente. I Teitan convincono, filosofeggiano ma soprattutto stimolano, impedendoci così uno sciagurato assopimento. Penso che vorrò tornare su questi lidi abbastanza spesso.

Summary

Onism Productions, Void Wanderer Productions (cd), Zwaertgevegt (mc), 2023

Tracklist:

01. Menstrual Blood And Pomegranate
02. From Under The Floorboard
03. Murder Me
04. Drowning The Knowledge
05. Insectoid
06. The Die Is Cast
07. Public Masturbation
08. Gang Mahal
09. Purple Void