Neige et Noirceur – L’Abîme Des Jours, L’Écume Des Nuits: oscurità glaciale dal cuore underground
Parliamo ora di Neige et Noirceur e del loro L’Abîme Des Jours, L’Écume Des Nuits. Due tracce pubblicate nel 2007 da Dungeons Deep Records. Il lavoro è stato successivamente ristampato in doppio CD da Hypnotic Dirge Records, e in seguito riproposto anche da Dunkelkunst (sì, un parto decisamente travagliato).
L’edizione pubblicata dalla canadese Hypnotic Dirge Records, quella che ho tra le mani, è però assai ghiotta. Oltre alle due canzoni del formato originale, offre un secondo CD ricco di brani inediti o rari, impreziositi da un artwork differente e nettamente superiore.
La musica di Neige et Noirceur si muove in oscuri territori ambient/black metal. Fin da subito, Zifond – il nome dietro al monicker – riesce a imprimere tratti distintivi a una proposta volutamente statica e glaciale, come da tradizione. Le due tracce di L’Abîme Des Jours, L’Écume Des Nuits, scritte a inizio carriera, portano con sé un piacevole velo d’acerbità, ignare della maturazione che Zifond avrebbe raggiunto in seguito. Ciononostante, il materiale possiede un valore importante e, a modo suo, una certa fluidità.
Un viaggio astrale tra caos cosmico e black metal primordiale
Come già accennato, il demo prevedeva due lunghi brani. Il primo, la title track, occupa buona parte dell’ascolto con i suoi 25 minuti. Qui atmosfere astrali e momenti di furioso, marcio black metal si alternano lungo un percorso tutt’altro che semplice. La registrazione, caotica, riesce a incanalare un caos cosmico opprimente. Le parti sinfoniche, che richiamano in parte gli Emperor (seppur in versione più evanescente, rozza e “casalinga”), danno vita a un risultato criptico e affascinante, seppur ancora acerbo.
Ma è proprio questo il bello della ricerca nel sottobosco underground: scoprire l’inaspettato, dare attenzione a ciò che, altrove, verrebbe ignorato. Chi si appresta ad affrontare questo ascolto dovrà armarsi di pazienza, per coglierne appieno le sfumature. Questa musica è un contorno freddo e distante delle nostre giornate.
E le cose non migliorano – o peggiorano, a seconda dei gusti – nei dodici minuti di Loin des Hommes, Près des Bêtes, traccia puramente dark ambient, completamente spogliata della componente elettrica. Sembra quasi di essere catapultati in un disco di Vinterriket, tanto è alto il livello di quiete e gelo raggiunto.
Il secondo CD: tra tensione elettrica, suggestioni cosmiche e ombre tastieristiche
Il secondo CD è un ascolto decisamente più accessibile. Le canzoni sono brevi e dinamiche, e introducono un maggiore tasso di elettricità. Gradevole il breve motivo ambient di Souffle, che apre la buona Décor Astral Sans Lune, dove l’irruenza non cancella le sensazioni cosmico-romantiche iniziali. Positivi gli inserimenti di tastiere e i momenti di black metal a esse alternati. L’Éveil dans le Mort offre violenza e chitarre ispirate: non è un brano memorabile, ma si lascia ascoltare, anche grazie al suo grezzo fascino. Le Cimetière Perdu, invece, appare abbastanza inconcludente. Chiudono l’ascolto due buoni episodi: Après la Nuit, altro momento interamente tastieristico, e Orlok, una fredda tempesta di confusione ben orchestrata.
Neige et Noirceur con L’Abîme Des Jours, L’Écume Des Nuit confermava la buona salute della scena canadese. Musica capace di incantare e sedare, anche se la perfezione era ancora lontana. Un prodotto che funge da testimonianza interessante, un grido soffocato che merita di essere riscoperto. Soprattutto se il percorso successivo della band ha in qualche modo stuzzicato la nostra curiosità.
Summary
Dungeons Deep Records, Hypnotic Dirge Records (2007), Dunkelkunst (2010)
Tracklist:
Disc 1
01. L’Abîme des Jours, L’Écume des Nuits
02. Loin des Hommes, Prêt des Bêtes
Disc 2
01. Souffle
02. Décor astral sans lune
03. L’éveil dans la mort
04. Le cimetièreperdu
05. Après la nuit
06. Orlok