Wrathrone – Eve of Infliction

E’ arrivato il terzo tassello della discografia Wrathrone, i finlandesi si accasano presso la Great Dane Records e rilasciano un Eve of Infliction davvero succulento, espressivo, trascinante quel che basta, e dai tratti abbastanza calcati ed interessanti.

Non posso nasconderlo, questa nuova fatica è riuscita a prendermi con i giusti argomenti nel corso dei suoi 32 mortiferi minuti; i Wrathrone riuniscono e fanno legare tra di loro diverse caratteristiche death metal, vanno a formare di fatto un “singolo pastone” altamente prelibato e pronto a sfamare a dovere una sana voglia di brutalità ragionata (la cosa me li fa scorrere e digerire molto bene).

Un po’ di America alla Cannibal Corpse/Six Feet Under stando alla lacerante opener As the Knife Cuts Deep o a Darkness Concealing Chaos, però il tutto verrà stemperato con dosi di swedish death metal e di logici/cupi filamenti legati alla propria terra. Si registra infatti quel pizzico di oscurità che differenzia in maniera minima il death metal finlandese da quello svedese, qualcosa che a volte risulta davvero impercettibile e che vive solo ed esclusivamente sul filo di certe sensazioni. L’abilità che hanno questi ragazzi di far fluire il tutto si merita senza dubbio la sua piccola ed onesta chance.

I Wrathrone con Eve of Infliction trafiggono con ritmo, tatto e semplicità, una traccia variopinta come Infliction si mette a racchiudere un po’ tutto il disco nel corso dei suoi sei minuti. Poi Entombed e Dismember più parsimoniosi, ma pure la variante At The Gates verrà tenuta in considerazione con l’arrivo della sostenuta Leader of the Lost (alla quale si aggiunge quel non so che di Fleshcrawl nel riffing di We Feast on Fear). Tutte e otto le composizioni hanno il merito di presenziare qui dentro, e solo passando attraverso di loro potremo apprezzare l’arma Sane-Insane, pezzo conclusivo che si diverte nello zampettare tra melodia ed efficace/ispirato martellamento.

Eve of Infliction è un disco terra-terra, musica che non vuole portare con sé chissà quale stupore, ma soltanto deliziare con energia la propria platea con armi rapide e riconoscibili. Ottimo sostegno da far alternare con i grandi nomi.

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