Ritornano a ben tredici anni dal debutto Gram und gleißende Wut i tedeschi Wrack, l’arrivo del nuovo Altäre der Vergänglichkeit arriva sotto The Crawling Chaos Records e ripaga a dovere in primis quelli che stavano aspettando qualcosa di nuovo da parte loro, e in seconda battuta potrà inserire il monicker negli attuali (e particolari) circuiti legati al black metal.
Si parla di un disco black metal raffinato, epico, nemmeno a dirlo sbandieratore dello stile germanico, uno stile aspro ma impattante, drammatico nell’essenza e in combustione con un lato acustico pronto a renderci codesta pillola più armoniosa ed appetibile.
La tradizione porta alla memoria l’operato di Dornenreich, Empyrium, Nocte Obducta, Nagelfar, Grabnebelfürsten e via discorrendo. C’è davvero molto del mondo teutonico (a ben ragione) e bisogna dire di come i Wrack riescano a questo giro ad offrire diverse “varianti” di quell’impronta così rude, eppure dotata di un forte e sibilante sentimento.
C’è un che di confusionario, di irruento nella musica Wrack, un disordine apparente che cerca ossessivamente l’ordine delle cose. Ma all’inizio c’è solo spazio per le lacrime sulle note della introduttiva Praeludium, primo tassello di una esplorazione sonora tumultuosa e ricca di potenti vibrazioni.
Forlorn I nei suoi cinque minuti mette a girare una giostra veramente varia, composta e mai campata in aria. Un pezzo che irrompe in perfezione e lascia intendere ciò che si dovrà passare all’interno di tutto Altäre der Vergänglichkeit. Anche la voce cerca continuamente la variazione del tema, passando dall’asprezza tipica black metal a cose più profonde ed epiche sino allo sconfinamento nel settore del “narrato”. Forlorn II diventa così una prima chiusura del cerchio, lasciandoti avvinghiato e stupito riguardo a quello che potrai ancora vivere proseguendo l’ascolto.
La via prosegue con Fluchtwald e i suoi poderosi, scanditi rallentamenti, l’apice arriva verso la fine dove il pezzo raggiunge un’intensità non indifferente. Poi con la rude, guerriera e turbolenta Reise II prima dell’arrivo delle due parti di Ruinen, ulteriori multiformi esalazioni di sentimento che fanno fare al disco l’ulteriore passo nei confronti del completo gradimento.
I Wrack hanno creato un disco complesso, per nulla scontato e che richiede una certa capacità di reggere percorsi impervi (se vi piacerà vi farà pure riflettere non poco), lungo un discreto minutaggio. Potrebbe tormentarvi ma di sicuro non vi lascerà troppo indifferenti.
Summary
The Crawling Chaos Records (2023)
Tracklist:
01. Praeludium
02. Forlorn I
03. Forlorn II
04. Fluchtwald
05. Reise I
06. Reise II
07. Ruinen I
08. Ruinen II
09. Interludium I