Woods Of Desolation – As The Stars

Gli Alcest hanno osato troppo quest’anno sconfinando su territori esageratamente soft? Se è così che la pensate, o se addirittura non ci dormite sopra la notte, ecco che sembra arrivare appositamente per voi As The Stars da parte degli Woods of Desolation (il terzo per la band australiana).

I Woods of Desolation con As The Stars riescono nell’intento di chiudere un primo cerchio nella loro discografia. Lo fanno con un prodotto che a sua volta descrive un proprio microcosmo. Partendo dalla copertina per arrivare alla musica, le sensazioni si condensano in una solitaria espressione. Sembra di vivere a rallentatore, sospesi in un unico respiro di poco più di mezz’ora. E il fluttuare etereo non viene minimamente scalfito dalla parte ruvida della proposta. Si, qui si travalica sia il termine depressive, sia quello di semplice e marcio black metal, i puristi non ne saranno troppo contenti immagino.

Allo stesso tempo è strano sentire da un parte la continua ricerca di aria (“ricerche di un cielo stellato”), il voler materializzare qualche sorta di indecifrato pensiero, mentre dall’altra un certo martellamento elettrico persiste nella sua violenta carica. Quasi si cerca di combatterlo. Ma alla fine è un po’ come vedere il più forte cedere, tutto ciò non è da prendere come una caratteristica negativa, anzi è proprio su questa particolare partita che i Nostri vogliono tenere l’ascoltatore sospeso.

Vorrei omettere ogni sorta di etichetta per questa musica, si dovrebbe dire che c’è un voce sofferta, urlata o estrema (fate voi). E che sotto c’è una musica che combatte per farti provare qualcosa, continuamente, sempre e comunque.

Le chitarre graffiano, esplodono, la registrazione offusca e nasconde. La prima traccia in scaletta è un vero capolavoro (sicuramente sarà uno dei migliori pezzi di questo 2014 per il sottoscritto), si intitola Like Falling Leaves e potrà esaltare diverse sensazioni malinconiche, racchiuse in modo impalpabile da qualche parte, in aria o nel corpo.

Scossi dall’incedere della opener assistiamo inermi alla passione di Unfold. Qui il lato maggiormente melodico e sognante trova canali di sfogo per andarsi a fondere con l’echeggiante And If All the Stars Faded Away. Si volge automaticamente lo sguardo al passato, per una canzone che sembra voler rappresentare la perfetta unione delle prime due (il finale è indescrivibile, o meglio, preferisco che ognuno lo possa vivere a modo suo).

This Autumn Light regge bene, ma si rivela leggermente inferiore alle prime tre. Il lavoro resta comunque egregio. Come dimostra la successiva strumentale Anamnesis (che, a mio avviso, risulta un po’ fuori luogo; la sua assenza non avrebbe fatto differenza). Withering Field restituisce fedelmente lo “stupro dell’anima”, guidando stati sopiti attraverso una melodia coinvolgente. L’altra strumentale Ad Infinitum ha invece il difficile compito di chiudere. Decide di farlo con un vibrato armonioso, quasi solare e positivo (forse un indizio sul futuro percorso?), ma sotto sotto, in linea con il mood seminato in precedenza.

Peccato per quell’affievolimento a metà disco, fortunatamente non intacca il buon valore dell’album, che rimane secondo il mio parere ampiamente sopra la sufficienza. Prosegue dunque bene il percorso Woods of Desolation, questo è quello che vogliamo dal progetto, e lui lo sa bene. Sussiste chiaramente la volontà di voler cercare nuove vie, da questo punto di vista As The Stars è un velato invito.

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Summary

Northern Silence Productions (2014)

Tracklist:

01. Like Falling Leaves
02. Unfold
03. And If All The Stars Faded Away
04. This Autumn Light
05. Anamnesis
06. Withering Field
07. Ad Infinitum

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