Proseguire la propria carriera con carattere e con quei segni distintivi che non puoi lavare via. Non sta ad inseguire il tempo Wild Steel, preferendo uscirsene allo scoperto solo quando l’efficacia della musica acquista un preciso valore.
Ascoltare oggi, nell’anno 2023 un nuovo disco di Wild Steel è una gioia immane, quasi paragonabile a quella di quando uscì il primo disco omonimo Shadows of Steel (anno 1997 dannazione, per quanto mi riguarda una delle migliori uscite del suo anno). Classicità e freschezza sono pronti nello andare a braccetto sulle note di un heavy-power metal tastieroso e ricco di lodevoli sfumature.
Age of Steel è un concept album fantascientifico alla Blade Runner. Wild Steel ci canta di un mondo distopico (faremo giusto un piccolo salto nel 7707) dove un’unica donna guerriera si ritroverà a tu per tu contro una terra popolata da cyber soldati.
La produzione è bella piena e ti inonda a dovere facendo emergere spigolosità ed ogni singola prestazione strumentale. Una produzione che ti immerge appieno nella musica, enfatizzando il mood delle canzoni; poco importa se siano rapide e rocciose, dal taglio più atmosferico oppure ballate soffuse, la situazione si adagia come un guanto tra impeto, tecnica e sentimento.
Da rimarcare l’ottimo lavoro dietro le tastiere di Franz Ekurn (Malombra) il quale riesce a donare la necessaria creatività con spunti sempre giusti, illuminanti , dando linfa vitale a pezzi già comunque solidi di loro.
Su tutti – ovviamente- uno Wild Steel super carico che non pensa a lesinare forze, dando così ampia dimostrazione delle sue capacità vocali. La partenza con Come Along zittisce tra furia, tecnicismo ed un’ispirazione evidente che sfocia dentro un ritornello che squarcia il tutto.
Ottimo, pungente e persuasivo l’operato di Andrea Rinaldi e Federico Di Pane alle chitarre da affiancare alla solidità della coppia ritmica formata da Francesco La Rosa (batteria) e Fabio Gremo (basso). L’unione di tutti gli elementi porta a brani vibranti e corali come Queen of Spades e Don’t Tell Me, alla più cupa e “scura” title track (dotata di un’acre senso tragico) per arrivare al fendente Final Battle che vede duellare aspramente chitarre e tastiere.
Il lato sentimentale viene snocciolato nella seconda parte di Age of Steel. Qui troveremo prima il salendo di Live Again, poi la dolce Restless e il duetto di Away With You prima di consegnare le chiavi di chiusura e titoli di coda alla vibrante Odyssey.
Age of Steel arriva sotto Elevate Records, un binomio che riporta all’attenzione del pubblico il buon power metal progressivo Made in Italy. Wild Steel ci propone una tracklist molto attenta, ponderata e mai scontata. Un bel disco da consumare in onore dei vecchi tempi guardando senza paura al futuro.
Summary
Elevate Records (2023)
Tracklist:
01.Dragonfly
02.Come Along
03.Queen of Spades
04.Age of Steel
05.Live Again
06.Don’t Tell Me
07.Angel’s Nest
08.Restless
09.Final Battle
10.Away with You
11.Odyssey