Voreus – The Proclamation

La Sentient Ruin Laboratories la sto adorando ogni giorno di più. L’etichetta americana è riuscita a capire il mercato discografico estremo meglio di altri, così oltre ad estrapolare fior fior di gruppi dall’underground riesce pure a piazzare i suoi prodotti limitati che (che seguendo giustamente una logica di mercato sfruttano a tutta il boom avuto da vinili e musicassette) assurgono a status di piccole perle da inserire nelle preziose collezioni. Si potrebbe andare ad occhi chiusi e puntare un nome a caso del loro catalogo senza temere disfatte, non ultimo il mini dei tedeschi Voreus (pescato addirittura dall’annata 2018 e colpevolmente rimasto nascosto e “non fisico” per tutto questo tempo), autentico condensato di pura e secca malvagità.

Difficile riuscire a spargere un tale smalto e un tale potere al primo passo, The Proclamation ci riusciva e riesce ancora benissimo. Si rimane catturati da un incedere death/black saldo e privo di fronzoli, vero massacro (ben argomentato) con la M maiuscola dall’inizio alla fine, per buona pace di chi cerca nella musica estrema scappatoie melodiche alla svolta dei 30 secondi.

Con The Proclamation i Voreus partivano proprio alla stragrande, incuranti di ogni velleità artistica spargevano con arguzia un veleno abrasivo e malefico, perfetto e magico catalizzatore di forze dannate, monumentali ed oscure.

In appena 23 minuti comprensivi di introduzione rituale, macellazione centrale e chiusura incredibile con gli otto pressanti/liturgici/mostruosi minuti di Descending into the Infernal Abyss avremo di che gioire tra l’ebollizione data da fiamme perenni, magnetiche e penetranti. Oscurità pronta a scavare a favore di un senso di profondità icapace di crescere con il protrarsi dei minuti grazie all’opera offerta da un riffing criptico, infernale ed ispirato.

Dai Voreus per ora è tutto, speriamo che l’uscita di The Proclamation possa significare l’uscita imminente di nuovo materiale; nel frattempo il consiglio è quello di non lasciarvi sfuggire tale succulenta impenetrabilità. Lasciatevi pure guardare ed ipnotizzare dall’occhio di copertina.

Summary

Autoproduzione (2018), Sentient Ruin Laboratories (2020)

Tracklist:

01. Trisagion

02. Progeny of Fire

03. Portals to the Dark Realm

04. The Proclamation

05. Descending into the Infernal Abyss