Vampyriia – Fukk Everyone – Destroy Everything

Un prima prova che si erge con sicurezza all’interno dei canali infimi dell’underground. Un disco quello proposto dal progetto Vampyriia dagli aspetti “statuari”, capace di procedere a passi sofferti e modulati, lenti e bene scanditi per 41 marcescenti minuti.

Sei canzoni che arrivano per affermare un certo oscuro potere, vibrazioni che riappacificano con i meandri della scena, quella “vera”, sanguigna e che pensa prima di ogni cosa a soddisfare personalità e spirito. Si muove a cavallo fra black metal e di nefaste frequenze doom Fukk Everyone – Destroy Everything, un lavoro che non ha mai paura di sporcarsi le mani per poter scendere laddove molti neppure osano.

Sale un profumo antico, sembra di venire catapultati ad oltre un ventennio di distanza, a quando la voglia di impressionare andava a braccetto con un sano gusto odioso dai contorni personali. Personalità che non si verifica nella forma ma nel concetto che sta a muovere i fili, ed il nome Vampyriia sembra essere intriso con questa particolare e “maledetta” essenza.

Rasoiate e rallentamenti si spostano con ondate precise, accompagnate da rumori sottostanti e da uno screaming in qualità di protagonista lancinante, un vero e proprio “timbro” abile a vestire con cattiveria ed efferatezza ogni anfratto qui visitato.

E’ questa la musica che mi piace sentire uscire dalla nostra nazione e non sorprende constatare di essere al cospetto di un creatore unico, ormai rodato e non più giovincello (S.N. Nosfer). Certe note e visioni possono arrivare solo da chi arriva da tempi oscuri, remoti e forgiatori di spiritualità, gente che di fatto ha comprovato il proprio vessillo negli anni con una serie di azioni autentiche. Potranno esserci eccezioni, ma penso che da qui a pochi anni, certe esalazioni o rigorose sensazioni finiranno per sparire dalla circolazione.

Non resta quindi che godere di lavori come Fukk Everyone – Destroy Everything finché ne escono, e ricordare all’unisono quando le fiamme si alzavano senza paura, rigogliose e visibili per poter attrarre in tal modo le anime a loro più affini (lasciatevi pure “coccolare” dalla latente Inside The Heart Of Cold Graves per poter comprendere al meglio il concetto).

Summary

Canti Eretici Productions (2023)

Tracklist:

01. Ages of a Forgotten Existence
02. Inside the Heart of Cold Graves
03. Like an Empty Winter Night
04. Life Brings Pain and Suffering
05. The Body Lies on the Cold Ground
06. Blood Red Stained Mirrors