Valravn – The Awakening

Dopo aver accolto molto bene l’esordio Prey non potevo farmi sfuggire la seconda fatica dei finnici Valravn. Ho comprato il vinile di The Awakening sulla fiducia e ho atteso un pochino di tempo per poter inforcare il momento giusto; quel momento è arrivato oggi e muoversi a scriverci sopra qualche parola mi è parso ovviamente opportuno.

Parto subito col dire che The Awakening non ti da subito quel “wow” che poteva darti visceralmente Prey. Da un lato se è vero che stiamo pur sempre parlando della medesima creatura, dall’altro si percepisce distintamente l’obiettivo e la sensazione più larga, “ad effetto” ed inglobante posta alla base. L’uso di una pasta modellabile arriva a noi chiaro, la pazienza è una virtù che va coltivata, e il sacro sangue finlandese è libero di poter scorrere con tratti bestiali mescolati all’oscuro e caratteristico carisma.

Filtraggio malinconico che colpisce, quella punta di acidità tipicamente svedese prima presente e finemente corteggiata viene adesso “smussata” a favore di una interpretazione corale ad effetto, magia che si stringe sopra strofe dipinte e sofferenti, talvolta guerriere (beccatevi l’inizio di Liekki tiemme valaisee oppure Sisyphean Torment, collanti ideali tra la finezza di ciò che erano i Mythotyn e gli Amon Amarth), affiancate dalla giusta carica vocale che non mancherà di impietrire i nostri sensi.

C’è un bilanciamento costante degli elementi a muoversi sopra The Awakening, il tutto acquista la forma dinamica di uno stormo di uccelli in volo, un unico “pensiero” globale che decide ed attua un movimento ficcante ed istantaneo, una coralità che prima colpisce e poi ci rapisce.

I Valravn riescono a creare le loro situazioni, intrigano senza eccedere mai in su “pensieri frastagliati”. L’intruglio di riff e ritmiche ottiene il suo effetto in molti casi sedante ed ipnotico che solo una prolungata esposizione potrà riuscire a premiare. Questa la differenza sostanziale con un debutto che reputo oggigiorno superiore ed impattante. Resta il fatto che canzoni come The Insolent (magnetica!) o l’ultima, ferale Charge of the Last Cavalry stiano li a testimoniare il fatto di come questi ragazzi non stiano smarrendo istinto e lucidità lungo la strada.

Un’altra battaglia vinta per i Valravn!

70%

Summary

Primitive Reaction (2023)

Tracklist:

01. The Black Flame
02. Liekki tiemme valaisee
03. Kehän murtama
04. The Great Deceit
05. The Insolent
06. Sisyphean Torment
07. A Symphony of Horror
08. Charge of the Last Cavalry