Esordio su full-lenght per il progetto americano Uthullun. Dirges for the Void esce su Wolves of Hades Records e ricama tutte quelle buone cosine che sempre vorremo ascoltare da un giovane e propositivo monicker.
Black metal snello, esploratore ma anche diretto nell’esprimere i suoi preziosi concetti. Tanto ferale quanto “pensatore”, persino tecnico nelle soluzioni, richiede fin da subito – e a bassa voce – un certo numero di passaggi per l’adeguato ed essenziale rodaggio. Dirges for the Void esprime in tal modo il suo particolare magnetismo, ti dà quasi la parvenza di essere un qualcosa di debole, ma applicando un minimo di concentrazione non sarà difficile lasciarsi abbindolare da un clima sornione, tetro e burrascoso.
Quasi ti sconvolgi nel realizzare quanto il potenziale espresso dagli Uthullun riesca a crescere a livelli che sino a poco prima parevano impensabili. Di indizi se ne trovano certo, ma la valanga di intuizioni che si arrivano a percepire ti ripagano circa l’insistenza con la quale si scava in direzione dei nuovi nomi.
Chitarre che fendono e basso ben presente, protagonista nel dare una certa sinuosità al tutto. Armi che conducono presto alla deriva e alla ricerca di un qualche appiglio dal quale poter ascoltare o viversi al meglio questa “tempesta composta”. Dirges for the Void ribolle nelle sue acque, liquidi che vanno a lambire territori dissonanti ma stranamente mai difficili da seguire, talvolta sembra di ascoltare degli Immortal più scuri e dannati, diciamo con un occhio di riguardo verso certa “scomposizione” alla Emperor privata però delle sue tastiere (poi la roca prestazione vocale in questo contribuisce). Insomma lo scorrimento liscio e limpido non va per la maggiore qui dentro (solo grigi saliscendi per tutti e quaranta i minuti), e di questo gli Uthullun possono andarne certamente fieri.
Trame intriganti e quel tocco americano che va a scompigliare le carte di una musica nata gelida e nordica. L’esordio degli Uthullun nel suo piccolo scava un rifugio di riguardo in forma di black metal mistico ed intrigante. Senza dubbio alcuno una scoperta positiva sulla quale poter andare in riflessione.
Summary
Wolves of Hades Records (2020)
Tracklist:
1. Sunless
2. Silence
3. Penitence
4. Ecstasies
5. Pyre
6. Returning Home
7. Down Rivers Of Spilled Blood