Undermine The Supremacy – Ashes

Dall’Australia un bel ep d’esordio a cavallo fra melodic death metal e un deathcore poco soffocante. Gli Undermine The Supremacy ci intrattengono in tal modo per poco più di venti minuti, tutti all’insegna di un assalto sonoro capace di riconoscere egregiamente il termine melodia.

Forse un poco d’incertezza iniziale ma viene subito lavata via dopo pochi ascolti. Resta fermo il fatto -o meglio, la consapevolezza- di non trovarsi di fronte a degli innovatori, vivremo il tempo concessoci al meglio, trainati da una produzione calzante, ruvida quanto basta, lontana da quelle perfezioni che vanno tanto di moda oggigiorno (non tutti potranno essere d’accordo lo so, però che bello).

Ci troveremo dunque in una di quelle situazioni dove la produzione aiuta non poco la musica, le conferisce quel sapore speciale in grado di lasciarsi dietro un importante calcificazione, cosa non semplice visto che di solito tendiamo a non considerare, o peggio dimenticare, le release di così breve durata.

L’appetito vien mangiando, così dopo l’atmosferica introduzione intitolata Insomnia (che ci sta sempre bene), ci getteremo a capofitto in questi cinque pezzi. Il crescendo che andremo ad ottenere non potrà che far sperare bene per il futuro, per quando questi ragazzi dovranno scoprire in modo definitivo le proprie intenzioni e potenzialità. Per adesso ce ne stiamo cauti e siamo contenti così, perché quando cominci bene è come se avessi già preparato la metà più difficile di una pietanza prelibata.

La copertina ci suggerisce un mondo in pieno periodo apocalittico, radiazioni e sano cannibalismo come gesta automatiche di una routine ormai in vigore da molto tempo. La violenza che non può più arrivare a stupire (e quindi in suo aiuto arriva la melodia) e si cerca quindi delle strade “limitrofe”. Niente eroi, ma solo una bella unione di strumenti a formare un discreto pastone sonoro.

La voce si muove bene negli spazi e interpreta le situazioni richieste passando con disinvoltura dal growl ad uno scream ora roco, o con funzionalità atte al completo sfogo (la copertura è pressoché totale, rimangono soltanto briciole alle parti unicamente strumentali).

Le canzoni mi convincono tutte, ma le preferenze si appoggiano in particolar modo su title track e le ultime due in scaletta, la melodica e selvaggia Predatory Parasite e una Avert Your Eyes tanto classica quanto famelica. Ashes è senz’altro un buon passatempo da poter utilizzare a proprio piacimento nei momenti di “stanca”, il suo peso è praticamente ininfluente e lo spirito di creazione appena abbozzato genera quella sorta di simpatia automatica ed istantanea, davvero niente male come prima mossa.

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Summary

Eshatonic Records (2014)

Tracklist:

01. Insomnia
02. Ashes
03. Razor Tongue
04. Chokehold
05. Predatory Parasite
06. Avert Your Eyes