Un calderone che lascia scoppiare l’introspezione, un disco in grado di catturare l’ascoltatore sprigionando un potere antico, pratico e ficcante.
Il progetto chiamato Thos Ælla è portato avanti dal solo Ghoul (conosciuto per l’operato su Father Befouled) con perizia, intelletto e molta, saggia attenzione. Sempiternal Mobocracies è trainato da un riffing esplorativo, capace di spaziare su più generi senza snaturare la propria fulgida essenza. E’ un disco penetrante e magmatico, un disco che si porta dietro una forza calibrata, meditata ma anche fortemente primigenia. Insomma, l’autentico sollazzo per anime che sanno essere al contempo cupe ma pur sempre ricettive alle vibrazioni o scosse quotidiane.
Lampi della vecchia scuola estrema greca vanno a fondersi con quelle più famose melodic death/black appartenenti alla Svezia salvo lasciare un retrogusto caro all’operato efferato degli Absu. Tuttavia, fermarsi a questa descrizione significherebbe fare un piccolo torto al lavoro svolto su Sempiternal Mobocracies. L’album si prende difatti le sue libertà e sconfina anche in territori più classici (emergeranno in superficie trame ora heavy, poi thrash e persino speed), senza però mostrare una diminuzione dell’impatto, anche grazie all’attacco vocale che non farà mai mancare una necessaria e primordiale spinta (un mix tra il feroce e il voler “raccontare”), sempre accompagnata da un costante approccio agghiacciante, calibrato con vigore (anche se ci sarà una piccola eccezione nell’ultima Conjured to Conquer – We Drink from the Chalice of Triumph-).
Sempiternal Mobocracies impatta sulle note di Transcending Chronology Towards an Inexorable Future, ideale e sgusciante apripista, un pezzo pronto per “rimanere” e abile nello scoperchiare un contenitore pregiato. Così giungeranno a regnare ora il sentimento (In Vein, the Oceans’ Black e una Bloodlust Inamorata di cui venero ogni volta l’ingresso), poi l’introspezione (Backwards Afterbirth Flows Unto Dreaming Temples, Conjured to Conquer – We Drink from the Chalice of Triumph –) o gli aspetti immediati (This Firestorm of Retribution e Winds of Pestilence Carry the Dust of Angelic Bones).
C’è materia messa a bruciare sotto, una scintilla costante che da sola riesce a costruirsi metà del lavoro, rendendo il secondo disco Thos Ælla un puro concentrato di rabbia, ritmo e sentimento. Sensazioni pronte a lasciare carta bianca ad un certo tipo di passione che potrà scattare davvero da un momento all’altro (dentro trame fitte ma anche persuasive).
Con una copertina così poi, il secondo disco Thos Ælla rischia seriamente di diventare quella particolare inaspettata sorpresa.
Summary
I, Voidhanger Records (2022)
Tracklist:
01. Gazing Into The Eyes Of Faithless Servants
02. Transcending Chronology Towards An Inexorable Future
03. In Vein, The Oceans’ Black
04. Backwards Afterbirth Flows Unto Dreaming Temples
05. This Firestorm Of Retribution
06. By The Night’s Embrace Eternal
07. Bloodlust Inamorata
08. Winds Of Pestilence Carry The Dust Of Angelic Bones
09. Deep Within The Hexevoid, For Seven Aeons Slept
10. Conjured To Conquer (We Drink From The Chalice Of Triumph)
https://www.youtube.com/watch?v=Jrc6mQaT-w0