A tre anni dal pregevole Needles of Rust ritornano gli svedesi This Ending con la quinta fatica discografica intitolata Crowned in Blood. Ad accogliere il nuovo nato in casa degli ex A Canorous Quintet è ora Apostasy Records, pronta a discioglierci addosso una nuova colata da tre quarti d’ora di metallo estremo svedese.
Ma saranno riusciti i Nostri a bissare il valore del disco precedente? C’è di che combattere per spuntarla, questo è poco ma sicuro e sono sicuro che ogni individuo avrà la sua particolare e gelosa risposta a riguardo. Quel che è certo è che il nuovo Crowned in Blood ha bisogno del suo rodaggio per poterci parlare in modo più chiaro, ancora una volta i This Ending tirano una linea netta, quel tratto così semplice e asciutto che però viene proposto da gente esperta, appartenuta alla scena primordiale, negli anni in cui i capolavori a riguardo si sprecavano e tu non avevi idea di come ordinarli nel tuo cuore.
L’introduzione della title track ha il dovere di immetterci dentro un mondo cupo, note tragiche che verranno spaccate da un riffing puntiglioso, a metà tra black e death, qualcosa di molto vicino ai Dawn giusto per intenderci. Il refrain è da mettere già in “saccoccia”, la voce di Mårten Hansen e le chitarre mai scontate di Linus Nirbrant e Andreas Morén dipingono arte. Il brano però si sviluppa, non finisce dopo due strofe e due ritornelli, e c’è tutto lo spazio anche per la sezione ritmica formata da Peter Nagy e Linus Pettersson e per una conclusione epica e nera.
Le diaboliche Birth of Evil e Devils non mollano l’osso, soprattutto la prima (il ritornello è di un’intensità che cattura) rasenta secondo me la perfezione che si può raggiungere oggigiorno giocando sempre con lo stesso stile usato sia da loro che dai mostri sacri.
Poderosa, velenosa e dal refrain epico Will of Iron che ce li fa ritrovare nuovamente vicini al metodo Amon Amarth. Con A Venomous Prison si respira appieno lo stile This Ending, un brano questo che fa emergere la loro struttura, e tutta l’intensità che possono generare con la loro consistente ispirazione.
Ma a fare la differenza fra un buon album e un “qualcosa di più” lo fa il finale. Crowned in Blood ci offre infatti tre brani incredibili in chiusura: Hope in Inferno, Lord, Master, King and Emperor – All in One ed Awakening. La prima fa giri larghi prima di ottenere meritata e magnetica attenzione, la seconda andrà a giocarsi la partita con la title track per lunghezza ed intensità, la terza cercherà invece di fare coesistere approccio da anthem con certa “sensualità oscura”.
Alla fine di questo sproloquio mi sento di dare qualche punticino in più a Crowned in Blood rispetto a Needles of Rust. Una piccola differenza che mi lascia – seppur di poco – maggiormente soddisfatto. Per i This Ending ennesima prova di solidità, la forte capacità di saper plasmare la materia, nonché di grande adattamento allo scorrere degli anni.
Summary
Apostasy Records (2024)
Tracklist:
01. Crowned In Blood
02. Birth Of Evil
03. Devils
04. Will Of Iron
05. Blood King
06. A Venomous Prison
07. Hope In Inferno
08. Lord, Master, King And Emperor – All In One
09. Awakening