Usciva nel 2010 un nuovo progetto americano denominato The Royal Arch Blaspheme, nato unicamente per rendere felici quelli che sostengono al “massimo due riff a canzone”.
Il loro disco omonimo vede impegnati N. Imperial di Krieg/Twilight/Nachtmystium e John Gelso dei Profanatica, il duo sembra volersi orientare -ovviamente- verso le cose più grezze e putride fatte con le ben più note formazioni. Attraverso la benedizione di Possessed ed Hellhammer già bella che pronta in partenza, il quadro diventa ancor più completo durante l’asfissiante quarantina di minuti messi a disposizione.
Palate di grassi e monolitici riff cominciano ad operare già in principio. Con l’assoluta noncuranza della l’opener Denial Of The Holy Spirit per arrivare a concludersi attraverso la conclusiva Kingdom Of Perversion, l’insieme soddisferà a volontà solamente quella parte più marcia e corrotta di ascoltatori, quella sempre pronta ad esaltarsi di esclusiva e voluta, beneamata ignoranza.
Vista da questa angolazione il disco fa ciò che deve esattamente fare, e lo fa anche discretamente bene (e ci mancherebbe visti i personaggi coinvolti), la produzione giunge secca e tagliente (a volte mi esalta parecchio mentre in tratti decisamente meno), mentre la blasfemia profusa è ovviamente quella di chi sa il fatto suo.
La prova vocale è diabolica e catarrosa, convince maggiormente rispetto al suono un po’ “finto” che si viene purtroppo a creare, la batteria rimane su un piano particolarmente freddo e fastidiosamente in primo piano (mentre invece bisogna sottolineare l’ottimo lavoro al basso). Analizzando invece la musica nello specifico ci troveremo davanti una qualche zozza formula di thrash metal suonato però con l’estremismo del black metal da una parte e il soffocamento primordiale del death dall’altra.
Le canzoni scivolano via senza procurare particolari sobbalzi emotivi, ma bisogna anche dire che il disco non oltrepassa mai un livello chiaro d’insufficienza, tenendo conto della musica (più un manifesto) scelta come approccio, direi che i The Royal Arch Blaspheme non hanno mancato poi di molto il bersaglio.
Via Crucis e Dead Eucharist sono le canzoni che metterei in una ipotetica compilation di rudi e divertenti intenzioni (rigorosamente su musicassetta), le due sulle quali andrei a lavorare o riporre maggior attenzione per quanto riguarda le prossime scritture. Per il resto auspicherei solamente uno snellimento globale, visto come diverse volte il brano arrivi ad un eccessivo quanto inutile e morboso minutaggio.
The Royal Arch Blaspheme è il classico disco “crypt-fun” con piedi ben saldi nell’immaginario degli anni ’80. Decidete voi se merita qualche nuova e nostalgica scapocciata oppure no. Ogni tanto qualche bella scarica direi che ci vuole, anche se il risultato non è da affibbiare nelle posizioni d’elite .
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Summary
Hells Headbangers Records (2010)
Tracklist:
01. Denial of the Holy Spirit
02. Jahbulon
03. Via Crucis
04. Isaiah 14/12
05. Dead Eucharist
06. Lust and Sacrilege
07. Ascension Lies
08. Alchemic
09. Seven Devils of Ejaculation
10. Kingdom of Perversions